Palestinesi fermati a Termini con documenti svedesi falsi: è giallo

I due avevano 2000 euro in contanti e un pc portatile che sarà sottoposto ad accertamenti

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Ieri sera due cittadini palestinesi sono stati arrestati dal personale della polizia ferroviaria di Roma Termini. Le accuse, al momento, sono di dichiarazioni false a pubblico ufficiale e scambio di persona.

I CONTROLLI A TERMINI

I due nel pomeriggio erano stati controllati nei pressi del McDonald’s della galleria della stazione Termini. Gli agenti li avevano fermati per accertamenti mentre si stavano intrattenendo con un terzo cittadino palestinese. Il terzo uomo è risultato poi essere regolarmente in Italia in qualità di rifugiato. All’atto del controllo gli arrestati avevano esibito due documenti svedesi. Uno dei due, però, risultava segnalato come documento da sottoporre a sequestro.

I DOCUMENTI FALSI DEI DUE PALESTINESI

I due palestinesi sono stati quindi accompagnati negli uffici della Polfer, per gli approfondimenti investigativi. È emerso così, che i documenti non erano stati alterati, ma i due stranieri non corrispondevano alle foto riportate all’interno. Si trattava quindi di due casi di sostituzione di persona. Questa tecnica è usata spesso dai cittadini di paesi extracomunitari per viaggiare in Europa approfittando della parziale somiglianza con l’effettivo titolare del documento.

GLI ACCERTAMENTI

Inoltre, gli stranieri sono stati trovati in possesso di altri documenti svedesi attestanti la loro vera identità. Con sé avevano anche 2000 euro in contante e un pc portatile, in seguito sequestrato per essere sottoposto a ulteriore accertamento. Cosa dovessero fare con quei passaporti falsi, con i 2000 euro in contanti e con quel pc resta per il momento un mistero.

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