Desiree, 6 mesi dopo morte: verso la riqualificazione di via Lucani

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    Sei mesi dopo la morte di Desire’e Mariottini, la sedicenne morta ad ottobre in uno stabile abbandonato in via dei Lucani in seguito ad una presunta overdose, il Campidoglio avvia un programma urbanistico per riqualificare l’area, dove da anni sussiste un agglomerato di baracche che fa capo a 12 proprietari privati differenti. La giunta capitolina di Virginia Raggi, dopo un lavoro congiunto con il Municipio II, varera’ una delibera che prevede una manifestazione di interesse aperta e non vincolante per avviare la risistemazione della zona, seguita da una consultazione dei residenti sia via web sia con delle assemblee territoriali sulla tipologia di opere da realizzare, privilegiando spazi adibiti a servizi per il quartiere ed il verde pubblico. “Dopo la morte di Desire’e ci siamo incontrati con la presidente Del Bell e abbiamo cercato di capire come reagire ad una situazione drammatica che ha colpito una ragazza. Ci sono varie risposte che si possono dare, una meramente securitaria: militarizziamo il territorio, a patto che ne siamo capaci. C’e’ stato sicuramente un aumento della presenza della Polizia Locale e delle forze dell’ordine, pero’ non era questa la risposta che volevamo dare”, ha spiegato la Raggi. “E’ necessario che il territorio sia presidiato – ha aggiunto – ma abbiamo iniziato ad interrogarci su come fare per eliminare i luoghi di degrado.

    La Raggi ha ricordato: “La maggior parte delle baracche presenti sono private, ma non si puo’ abbandonare quei luoghi, perche’ si trovano all’interno di un contesto urbanizzato. Approveremo delibera in giunta con linee di indirizzo per la ri-funzionalizzazione di quei luoghi, le regole per partecipare ad una manifestazione di interesse per quei luoghi. All’ottenimento dei progetti partira’ un processo di partecipazione con il territorio, sia via web sia attraverso assemblee fisiche, per individuare funzioni che rispondono alle esigenze dei cittadini”. Qualora la manifestazione di interesse non dovesse avere esito positivo il Comune procedera’ con l’esproprio delle aree, destinandole a verde pubblico e servizi.

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