Meteo Roma, tromba d’aria e acquazzoni: è tornato l’autunno

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    Da questa mattina Roma e la provincia sono interessate da un’intensa ondata di maltempo con acquazzoni, anche localmente violenti, e un brusco abbassamento delle temperature. Sul litorale romano i cittadini hanno segnalato la presenza di una impressionante tromba d’ariache si è formata alla periferia di Nettuno.

    Stando alle segnalazioni di diversi testimoni il fenomeno si sarebbe verificato tra Piscina Cardillo e La Campana.

    Allagamenti in alcune zone dei Castelli Romani e Monti Prenestini.

    Nelle prossime ore l’area più attiva del freddo maltempo concentrerà i suoi effetti ancora una volta su basso Veneto ed Emilia Romagna per poi ulteriormente estendersi al Centro fino ad alcune aree dell’Italia meridionale. Piogge e rovesci temporaleschi potranno dunque interessare la Toscana, le Marche, gran parte del Lazio con rischio di temporali anche su Roma. A scendere, sotto stretta osservazione, saranno la fascia meridionale dell’Abruzzo, il Molise e l’area garganica della Puglia, quando, specialmente nel pomeriggio, sono attesi forti temporali accompagnati da qualche locale grandinata. Interessate dalle precipitazioni la Campania fino ai settori settentrionali della Basilicata e della Calabria. Nevicate saranno possibili sull’Appennino settentrionale intorno ai 1200 metri, quote assai insolite per il periodo. Coinvolto altresì il comparto centrale seppur a quote più alte. In serata il maltempo insisterà solo sulla fascia del medio e basso Adriatico quando si avranno ancora piogge localmente importanti. Antonio Sanò, direttore e fondatore del sito www.iLMeteo.it avverte che da Martedì la pressione tornerà ad aumentare con il ritorno del bel tempo su gran parte delle regioni, un pò di nubi si attarderanno al Nordest al mattino, mentre nel pomeriggio dei temporali interesseranno la dorsale appenninica. Per la festa del 1° Maggio il direttore annuncia un tempo soleggiato al Nord, sulle Isole Maggiori e su tutte le coste, temporali pomeridiani diffusi invece colpiranno tutto l’Appennino centrale e meridionale e zone limitrofe ad esso.

     

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