Prima conferenza stampa da allenatore della Roma, ieri, per Vincenzo Montella. Il neotecnico si è presentato agli addetti ai lavori sorridente ma risoluto, con la voglia di mettersi in gioco per dimostrare il suo valore di tecnico.
E la sfida, per lui, inizierà oggi pomeriggio con la partita al Dall’Ara di Bologna, in merito alla quale non ha voluto fornire informazioni per non avvantaggiare gli avversari, tenendo però a precisare: "Ci saranno piccole variazioni anche perché c'è poco tempo e c'è bisogno di capirsi subito. I giocatori migliori devono giocare nel loro ruolo”.
Idee chiare e piglio deciso, Montella non si è nascosto dinnanzi alla questione della difficoltà di allenare calciatori con cui ha giocato: “Siamo tutti professionisti, tutti devono accettare le mie scelte con serenità e professionalità". “Fortunatamente
– ha spiegato – abbiamo una rosa ampia e di alto livello, 16 giocatori di questi potrebbero giocare in una squadra di A. Ho l'imbarazzo della scelta, ma questo non significa acccontentare tutti".
A chi gli chiedeva se avesse sentito Ranieri, l’Aeroplanino ha risposto in modo affermativo: “L'ho chiamato per ringraziarlo, mi ha dato dei consigli e io lo stimo come allenatore. Ma non ho chiesto altro, non siamo entrati nei dettagli".
Il nuovo allenatore giallorosso è stato molto chiaro anche sul suo possibile ruolo di semplice traghettatore: "Non mi interessa che si parli di Ancelotti, che tra l'altro stimo molto. Comunque non mi sento un traghettatore, il mio obiettivo è fare bene fino alla fine dell'anno".
E a chi gli domandava se l'inesperienza potesse essere per lui uno svantaggio, Vincenzino ha risposto sornione: “Credo di avere molte più panchine io di tanti allenatori di Serie A. Domani, comunque, sarà la prima volta in cui sarò contento pur stando in panchina".