Sette cambi. Questa la strategia di Nick Mallett per affrontare domani allo stadio Flaminio la temibile Francia.
Secondo match consecutivo tra le mura amiche (il terzo in totale) che segue la sconfitta contro il Galles dello scorso 26 febbraio. La prima novità riguarda il ruolo di estremo, con Andrea Masi che prende la maglia numero 15 di Luke McLean. Novità anche sulla trequarti con l’esordio in questo Sei Nazioni dal primo minuto di Tommaso Benvenuti e Gonzalo Garcia, a prendere il posto dell’infortunato Sgarbi, con le conferme di Canale e Mirco Bergamasco, con quest’ultimo che taglierà il traguardo degli 80 caps. In mediana confermato Semenzato, eletto Rbs man of the match contro il Galles, che sarà affiancato da Luciano Orquera. Terza linea confermata con Parisse, Barbieri e Zanni e seconda linea con Del Fava e Dellapè. Fiducia anche a Castrogiovanni in prima linea assieme a Carlo Festuccia (50 caps), a questi si aggiungerà Andrea Lo Cicero, che con i suoi 85 caps diventa l’azzurro in attività con più presenze, secondo solo a Troncon.
«Un traguardo importantissimo – spiega Lo Cicero – raggiunto nell’anno in cui la nostra Italia festeggia i 150 anni. Speriamo di farci un regalo. La Francia è una squadra temibile e per avere la meglio dovremo essere impeccabili in mischia e in touche».
Tra i ritorni anche quello di Orquera, dopo una prestazione sotto tono nel match di Londra contro l’Inghilterra: «Spero di alzare il mio livello sabato per fare una buona partita tatticamente e difensivamente. Sappiamo che sarà dura, ma anche molto importante per affrontare il match con la Scozia concentrati e motivati. Contro la Francia dobbiamo tenere gli 80 minuti al 100%». Esordio nel Sei Nazioni 2011 per Tommaso Benvenuti, dopo un periodo che l’ha visto fare più panchine che partite: «Era un periodo che non giocavo titolare e questo esordio mi rende felice. Queste partite sono una grossa occasione per guadagnarsi un posto al prossimo mondiale. Una partita in cui tutti daremo il massimo. Giochiamo in casa equesto potrebbe essere un qualcosa in più a nostro favore».
Mauro Cifelli