Un punto per uno non fa male a nessuno. Monterotondo e Anziolavinio pareggiano a reti bianche l’ultimo match casalingo del Fausto Cecconi al termine di una gara scialba e priva di emozioni. Eretini che ipotecano il terzo posto soffrendo il gioco dell’Anziolavinio: «Purtroppo – è stato il commento di mister Masini siamo in difficoltà. Con giocatori fuori ruolo e giovani abbiamo dato il massimo che potevamo. L’Anziolavinio è a pieno regime, con giocatori rapidi e quando ci sono queste giornate fanno la differenza. Abbiamo tenuto bene, soffrendo a centrocampo. Poi con qualche cambio siamo riusciti a tenere anche in inferiorità numerica».
Inferiorità dovuta all’espulsione di Masciantonio al 18’ della ripresa per una simulazione in area di rigore che gli è costata il doppio giallo: «E’ frutto di tutta una serie di situazioni che si sono sommate – spiega ancora l’allenatore del Monterotondo -. Aveva fatto bene, sfiorando il gol che ci avrebbe permesso di fare un’altra gara. Non si discute come giocatore, ma ha perso di lucidità e ha commesso un’ingenuità che giocatori importanti come lui non dovrebbero commettere. Ma in giornate come queste ci può stare». Sulla sponda Anziolavinio soddisfatto l’allenatore Paolo Caputo: «Abbiamo disputato un’ottima partita con un gran possesso palla. Ci è mancata la conclusione. Il Monterotondo, purtroppo per Masini che è un mio carissimo amico, si trova in una situazione difficile. Ma lui è stato bravo a dare degli stimoli alla sua squadra che è sempre stata viva in campo. C’è stata una prestazione positiva da parte di tutti, con un turn over che ha visto in campo i ragazzi che durante la stagione hanno giocato meno. Siamo molto soddisfatti della stagione, la società ci aveva chiesto la salvezza e siamo stati bravi a raggiungerla con cinque giornate d’anticipo».
La classifica: Aprilia 64, Bacoli Sibilla 61, Monterotondo 57, Viribus Unitis 53, Fidene 52, Zagarolo 49, Viterbese 47, Porto Torres 46, Anziolavinio 45, Selargius e Budoni 44, Arzachena 42, Astrea 38, Cynthia 36, Guidonia 33, Tavolara 31, Sanluri e Castiadas 28.
Mauro Cifelli