De Rossi: «quest\’anno non si vince»

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Un Daniele De Rossi molto realista, quello intervistato da Radio2, che non rinuncia a dire quello che pensa sulla squadra e sui suoi compagni di squadra. «Quest'anno non si vince? Eh, mi sa di no…Fascia di capitano? No, penso che ci sarà un momento giusto in cui io erediterò questa fascia. Il mio futuro? Il cuore è fatto apposta per palpitare». Poi inizia a parlare di Totti, il capitano. «Io e lui sicuramente siamo molto diversi, ma siamo sempre andati d'accordo forse anche per questo. Quello che mi piace è che è un vero romano, è sempre sicuro di sé e carismatico. Quello che non mi piace è che un po’ permaloso. In passato abbiamo litigato, non ci siamo parlati per un po’. Il motivo? Non me lo ricordo, è passato tanto tempo…».

Dal capitano all’allenatore, De Rossi non risparmia giudizi. Luis Enrique «Ha un credo e cerca di spiegarlo. Non scende a compromessi di sicuro. È sempre molto vicino ai giocatori e va sempre dritto per la sua strada».

Dal presente al futuro senza lesinare sorprese e dopo la volontà di vincere tutto, «scudetti e Champions League li vogliamo vincere tutti ed è giusto inseguirli», scopriamo un Daniele diverso, più legato alla famiglia che al calcio. «Il calcio finisce, la vita continua. Il mio sogno è che la mia vita privata continui così. Ma il mio futuro è Gaia. È la cosa più bella che mi ha dato l'amore con mia moglie, la cosa più importante che ho. La nascita di Gaia e il campionato del mondo sono due cose in 2 anni, la felicità la fanno anche le piccole cose, la quotidianità, erano anni positivi». 

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