A Padova con la coccarda cucita sul petto e pronti a difendere quel titolo conquistato un anno fa. La Lazio fa il conto alla rovescia per la Final Eight di Coppa Italia che si disputerà dall’8 all’11 marzo al Palafabris, e scalda i motori perchè se il cammino sulla carta può sembrare più agevole dell’anno scorso (Putignano ai quarti e poi la vincente di Luparense-Bisceglie in una eventuale semifinale), nei fatti nessuno in casa biancoceleste vuole sentirsi già arrivato. «Nelle partite secche può succedere di tutto – ha sottolineato il tecnico Daniele D’Orto nella conferenza di presentazione in Campidoglio -. Anzi forse questa volta sarà più difficile perchè il nostro approccio dovrà essere perfetto, dovremo arrivarci concentrati e consapevoli di dover dare il massimo da subito per fare una grande competizione come l’anno scorso. Sono due o tre anni che lavoriamo per costruire qualcosa di importante, per essere tra le prime e ci stiamo riuscendo. Ce la possiamo giocare con chiunque. Il nostro motto sarà prima di tutto di difendere bene e poi di attaccare. Inutile nasconderlo a me piace vincere, ho fiducia nei miei ragazzi che nei momenti importanti sono dei veri “animali da battaglia” e tirano fuori gli artigli. E sono sicuro che se danno tutto non possono perdere». Il presidente onorario della Lazio c5 Antonio Buccioni ha ricordato come «l’anno scorso non siamo partiti favoriti ma siamo tornati a casa con la coccarda, ed era giusto ripartire da questa sala che ha portato bene». Il presidente Antonio Mennella ha invece ribadito la volontà di «volare sempre più in alto, più in alto degli altri, io sono solo l’apice di una piramide dove ci sono tante persone che lavorano molto e con professionalità». L’obiettivo? Nemmeno a dirlo: «Riconfermarci » ha aggiunto Mennella. Importante il saluto del presidente della Divisione Calcio a 5 Fabrizio Tonelli, che ha voluto fare l’in bocca al lupo alla Lazio ma anche a tutte le altre squadre partecipanti, ricordando che «il club biancoceleste rappresenta la storia del calcio a 5 a Roma, nel Lazio e in tutta Italia». Il presidente Tonelli ha sottolineato anche le tante iniziative sociali legate alla Coppa Italia e ha parlato del suo grande sogno: «Incrementare i numeri e la qualità del settore giovanile italiano». E proprio i giovani, con la Final Eight Under 21, saranno protagonisti a Padova insieme ai big della serie A di calcio a 5. A fare gli onori di casa il delegato alle Politiche Sportive di Roma Capitale Alessandro Cochi: «Rappresentate il fiore all’occhiello della nostra città nella vostra disciplina» ha detto ai ragazzi della Lazio, sottolineando la volontà di dare un terreno comunale per la costruzione di un palasport per giocare a Roma e non dover migrare in provincia (Colleferro in questa specifica stagione). Ma la burocrazia, i fondi e la volontà non vanno sempre d’accordo. E in attesa che la Lazio c5 possa avere la sua casa, Vinicius Bacaro ha puntato il dito sulla Coppa e ha proposto la sua ricetta: «Per fare il salto di qualità dobbiamo dare continuità ai risultati. E proprio per questo è importante lavorare per dare una base solida alla squadra e mantenere un’identità». E lui intanto ha promesso di esercitarsi sulle punizioni: «Così vi ricorderete ancora di me». Difficile dimenticarsi di chi all’Italia ha già regalato un Europeo e tante vittorie in maglia biancoceleste.
Gianna De Santis