Magari è vero che la partita di Fasano era una formalità, magari è vero anche che dall’inizio della stagione in molti avevano pronosticato una vittoria della Cogianco e magari, è vero anche che la promozione non è arrivata certo solo grazie ai tre punti di ieri, ma sicuramente, è vero che quei 46 secondi finali, quando sul 6-0 Nando Grana manda il suo cenno d’intesa all’encomiabile ragazzo del Fasano che gli fa segno “Ok dai, va bene così…”, rallenta la corsa e gioca palla all’indietro, non si scorderanno più. Da quel momento, quando realizzi che ormai è veramente fatta ed attendi solo che sia finalmente vero come quando si contano i secondi alla mezzanotte per il Capodanno, le emozioni si sciolgono, i volti si distendono, scende qualche lacrima, ci si abbraccia… 46 secondi che sembrano non finire mai aspettando tutti insieme il suono della sirena per saltare in campo e rimettere insieme tutte le componenti di una cosa sola in un unico grande abbraccio, la squadra, lo staff, la dirigenza, i tifosi. In una parola, la Cogianco Genzano.
Una Cogianco Genzano capace di chiudere il discorso promozione con quattro giornate di anticipo, capace di non perdere mai in 25 partite ufficiali giocate in stagione tra Coppa e Campionato, collezionando 23 vittorie e 2 pareggi, capace di prendersi tutto quello che c’era sul banco (appunto Campionato di A2 e Coppa Italia) e capace quindi, di guadagnarsi un mese di festeggiamenti, in cui scenderà in campo per onorare fino in fondo il campionato e facendo il tifo per l’Under 21, ancora impegnata nei play-off di categoria.
Sabato prossimo non si gioca, c’è di nuovo la Nazionale, ragione per cui è facile immaginare che varrà la pena non perdersi la festa casalinga del prossimo 31 marzo: con tutto questo tempo a disposizione per organizzarsi, il PalaCesaroni si vestirà di una cornice da Serie A senza dubbio che adeguata.