Atletica, Golden Gala stellare con Bolt, Gatlin, Merrit, Taylor e l’azzurro Donato

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Parata di stelle nel ricordo di Pietro Mennea. Il prossimo 6 giugno la pedana dello stadio Olimpico si illuminerà per la 33° edizione del meeting, che quest’anno è stato intitolato alla memoria della “freccia del sud”. Il protagonista dell’evento sarà ancora Usain Bolt, il velocista giamaicano che per la terza volta consecutiva arriva nella capitale.

Ma non sarà solo lui a brillare nella notte romana. In gara, infatti, ci saranno ben 38 medagliati di Londra 2012 e 36 dell’ultimo Mondiale disputato a Daegu in Corea.

«Il Golden Gala è un gioiello che noi vogliamo preservare – conferma il presidente della Fidal Alfio Giomi -. Nonostante la crisi, il nostro è ancora un paese forte e la Fidal vuole svolgere un ruolo chiave nel movimento sportivo italiano. Dal 1980 il Golden Gala ha dato il via a una nuova era e anche questa edizione si conferma per la grande presenza di atleti».

Tra le gare che attireranno maggiormente l’attenzione degli appassionati, oltre alla sfida Bolt – Gatlin sui 100 metri, confermata la presenza di Lashawn Merrit sui 400 metri uomini, un salto in alto femminile con il ritorno in pedana della croata Blanka Vlasic a sfidare la russa Anna Chicherova e il salto triplo uomini, con il recordman di stagione l’americano Christian Taylor.

Proprio nel salto triplo dovrebbe esserci l’azzurro Fabrizio Donato, vincitore del bronzo olimpico a Londra. Donato al momento ancora non può sciogliere i dubbi sulla sua presenza, visto che è reduce da un infortunio subito in allenamento. «Negli ultimi giorni ho risolto il problema, ma questo avevo comunque frenato la preparazione. Ora non posso assicurare se per il Golden Gala ci sarò. Ci terrei molto a gareggiare davanti al mio pubblico. Ho un bronzo importante da difendere, ma per farlo al meglio devo essere competitivo. E’ una responsabilità, ma non mi pesa molto, anzi mi diverte e mi stimola molto».

Fabrizio Donato punta fortemente al Mondiale di Mosca. «La federazione – conclude l’azzurro – mi ha dato campo libero perchè arrivi al massimo a questo che è l’appuntamento più importante della stagione. Se poi riusciamo ad ottenre qualche altra buona prestazione nei meeting tanto meglio».

Paolo Pizzi

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