Usain Bolt contri tutti e contro nessuno. Mosca apre le porte del suo monumentale stadio Luzhniki ai mondiali di atletica e il giamaicano, al quale la Iaaf ha dato subito il benvenuto costringendolo ad esami ematici, è l'uomo copertina, come riporta AgenziaInforma, obbligato a non fallire.
Un pò tutta l'atletica uscita malconcia dalla scandalo doping che ha in larga parte eroso la lista di partenza dei 100 e messo in dubbio anche le metodologie di lavoro del settore velocità giamaicano, si affida al carisma e alle qualità indiscusse del talento caraibico per rilanciare un'immagine sbiadita e oscurata dai sospetti.
Non ci sarà solo il pluricampione olimpico ad animare questi mondiali: si attendono scintille nei 400 con la sfida James-Merritt e nei 1.500 dove il keniano Kiprop appare imbattibile, così come nelle prove di resistenza con le stelle Mo Farah e Tirinesh Dibaba (senza escludere l'airone ucraino Bohdan Biondarenko nell'alto). Ma è Bolt la stella che tutto si aspettano illumini la rassegna. L'obiettivo è un tris dorato: 100, 200 e staffetta veloce e le possibilità di successo sono altissime. Domani primo assaggio con le qualificazioni dei 100, distanza che dovrebbe essere un assolo per il giamaicano in cerca del suo secondo titolo mondiale (dopo l'oro di Berlino 2009 e la partenza falsa di due anni fa).
Il bicampione olimpico si presenta come capolista con il suo 9.85, ma dovrà comunque correre al meglio perchè c'è l'insidia statunitense Justin Gatlin (9.89) che lo ha già battuto al Golden Gala. Nesta Carter è sempre una mina vagante mentre gli altri giamaicani Bailey-Cole e Ashmeade sembrerebbero fare da comparsa così come Dasaolu e Vicaut scesi in stagione a 9.91 e 9.95 e gli statunitensi Rodgers e Silmon. Se nei 100 aleggia un leggera incertezza sui 200 Bolt non ha alcun rivale. Qui il duello non sussiste. Bolt vs. Bolt.
Il Fulmine è il favorito numero uno presentandosi con un ''tranquillo’’ 19.73 e non ha nemmeno un rivale a tutti gli effetti. Ipotizzare il record del mondo è troppo, ma Bolt si accontenterà di fare doppietta come fece a Berlino 2009.
La staffetta invece è una incognita. La Giamaica difenderà il titolo vinto a Daegu quando il quartetto capitanato da Usain Bolt trionfò con il record del mondo di 37''04 poi migliorato alle Olimpiadi di Londra con 36''84. Della partita dovrebbero essere Warren Weir, Nesta Carter e Kemar Bailey Cole. L'insidia vera sono gli Usa che hanno vinto a Montecarlo con il miglior tempo dell'anno (37''58) e sembrano in grado di lottare con i giamaicani per l'oro. (asca)