La chiusura delle curve da parte del Giudice sportivo riaccende il nodo della differenza tra razzismo e sfottò. Qual è questo confine? E soprattutto viene sempre riportato nella forma corretta ciò che viene gridato in alcuni settori dello stadio?
Gli interrogativi sono davvero tanti, e non è facile rispondere perchè da una parte ci sono le autorità preposte alla vigilanza, dall’altra i tifosi (non tutti bisogna dirlo) che a volte si lasciano scappare qualche parola di troppo, e in mezzo ci sono le società.
Il Ministro per gli Affari regionali e Autonomie Delrio ha sottolineato che «servono risposte decise e nessuna indulgenza» e che bisogna valutare di volta in volta in base al buon senso se si tratta di cori razzisti o di sfottò. L’idea però è di dare segnali chiari e di facilitare l’accesso agli stadi «alle persone tranquille e renderlo più complicato a chi usa lo stadio come arena».
Insomma una battaglia che va affrontata non solo con le sanzioni ma anche con il dialogo. Intanto però la Roma avrà la curva Sud chiusa per due gare (Catania e Genoa molto probabilmente) dopo i cori all’indirizzo di Balotelli, ma molti tifosi si sono arrabbiati anche con la società e stanno valutando l’ipotesi di una class action per chiedere i danni.
Il club giallorosso comunque dovrà pagare un’ammenda di 50mila euro, ma sta anche preparando un preavviso di reclamo sia per le parole pronunciate (non di stampo razzista secondo la Roma) che per la riconoscibilità dei tifosi presenti come quelli dell’Olimpico.
Un turno di chiusura anche per la curva Nord della Lazio per i cori razzisti a Mbaye, in questo caso però l’esecuzione è sospesa per un un anno a meno che non capitino violazioni simili.
(Foto Roberto Tedeschi)
RICEVI TUTTE LE NOTIZIE SULLA AS ROMA DIRETTAMENTE NELLA TUA EMAIL
[wpmlsubscribe list=”15″]
RICEVI TUTTE LE NOTIZIE SULLA SS LAZIO DIRETTAMENTE NELLA TUA EMAIL
[wpmlsubscribe list=”16″]