Azzurri di nuovo a Coverciano per la preparazione in vista dei Mondiali in Brasile. Dopo un primo raduno e qualche giorno di riposo, oggi la squadra al gran completo si è ritrovata al centro sportivo agli ordini di mister Cesare Prandelli.
I 23 PRESCELTI – Sono sempre 30 i convocati più Mirante, quattro i giorni di lavoro prima di prendere l’aereo e volare a Londra per l’amichevole in programma sabato 31 maggio contro la Repubblica d’Irlanda. Il tecnico si sta chiarendo le idee sui 23 giocatori da convocare (lista che renderà nota dopo il test di sabato), ma intanto è fatta per il suo rinnovo come ct della Nazionale italiana, in pratica altri due anni dopo il Mondiale, giusto in tempo per arrivare ai prossimi Europei.
TWITTER – Il tecnico ha scelto di dare massima libertà ai ragazzi, e quindi si potranno esprimere come meglio ritengono. Spazio a Twitter o Facebook per dialogare con i tifosi. Una fiducia che il tecnico darà anche in campo ai convocati, avendo visto in questi giorni di preparazione una grande concentrazione e attenzione da parte di tutti.
IL CODICE ETICO – Quello che fa ancora discutere è il trattamento riservato a Chiellini per il codice etico, in riferimento alla gomitata data a Pjanic, e per cui il giudice sportivo ha punito il calciatore bianconero con tre giornate di squalifica, così come era toccato a Destro poco tempo prima. Ma nel caso del giallorosso, Prandelli aveva deciso di non convocarlo per uno stage con la Nazionale ritenendo il suo gesto violento e poco sportivo, mentre quello di Chiellini no.
LA SOLUZIONE – Ora per Destro c’era in ballo solo una stage, difficile quindi ipotizzare che Prandelli non convocasse Chiellini visto che c’era di mezzo un Mondiale intero e non una sola partita, al di là del suo pensiero sul singolo gesto. Il Mondiale è lungo e Prandelli non si è voluto privare di un giocatore importante, ma per par-condicio – come abbiamo scritto in quei giorni – visto che le giornate del Gs sono state tre anche per Chiellini forse una partita, magari la prima, il ct azzurro gliela dovrebbe far saltare. Magari la stessa amichevole di sabato, in fin dei conti il comunicato ufficiale parlava di «intenzionalità lesiva» e di «condotta violenta non vista dall’arbitro».
(Foto Tedeschi)
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