Inizia con una polemica contro Josè Mourinho la conferenza stampa di Jorge Luis Pinto. «Davvero ha detto che la Costa Rica non può ripetersi a pochi giorni di distanza dalla vittoria sull’Uruguay? Lui se vince il mercoledì non può vincere anche alla domenica? Le nostre aspettative sono il contrario: vogliamo fare meglio rispetto all’esordio. Siamo sereni, piuttosto qualcun altro forse è nervoso».
OBIETTIVO VINCERE – «Quelli che ci davano fuori con tre sconfitte al primo turno sono gli stessi che pronosticavano la Spagna in finale – punge il colombiano Pinto che a San José e dintorni chiamano il Professore. «Quel che conta nel calcio di oggi è correre» dice Pinto. E in effetti contro l’Uruguay la Costa Rica sgambettava ai 30 gradi di Fortaleza. La difesa dei centroamericani è compatta, a 5. L’esterno Gamboa ha licenza di spingere, mentre dal centrocampo a 4 si staccano le due ali Bolanos e Ruiz a dar manforte alla punta emergente Campbell, formando un 5-3-2 che ha sorpreso, anche sui calci piazzati, la Celeste di Tabarez. «Dell’Italia sappiamo tutto, anche quanto pesano i giocatori…» spiega Pinto che ha un debole per Pirlo. E prepara per lui un trattamento speciale.
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