Tutto sarebbe successo tra primo e secondo tempo quando ancora la qualificazione era nostra e l’Uruguay sonnecchiava. Il ct Prandelli si sarebbe avvicinato a Balotelli istruendolo su alcuni movimenti. Da qui la reazione dell’attaccante italiano, nervoso e ammonito dopo il primo tempo. Sarebbe volata anche una sedia. Poi le liti con i compagni. Da qui sarebbe stata presa la decisione della sostituzione. Questa spaccatura viene poi certificata all’uscita, quando Mario se ne va dalla Nazionale, infischiandosene del discorso d’addio che Andrea Pirlo, 35 anni, 112 volte azzurro, campione del mondo osannato come il messia nella culla del calcio, sta per tenere al gruppo.
LE CRITICHE DI DE ROSSI – “Bisogna fare analisi con calma e con lucidità. Si rischia di sottolineare ora cose che contano meno di quanto si creda. E’ importante non cercare alibi. Ci sono state certamente componenti che hanno condizionato il risultato, come il caldo o l’arbitraggio negativo, ma non dobbiamo appellarci a queste. Dobbiamo dimenticare in fretta; anzi mi correggo: dobbiamo tenere bene in mente tutto e ripartire dagli uomini veri. Non dalle figurine o dai personaggi: questi non servono alla Nazionale”.
LA DIFESA DI BALOTELLI – Mario Balotelli si scrolla di dosso tutte le critiche dopo l’eliminazione dell’Italia dal Mondiale per mano dell’Uruguay, e lo fa attraverso Twitter. Questo il messaggio dell’attaccante del Milan: «Io ho la coscienza a posto, ho dato tutto per la nazionale e a livello caratteriale non ho sbagliato niente. Cercate un’altra scusa».Poco dopo, su Instagram, Balotelli ha rincarato la dose: «Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano. L’ho voluto fortemente perchè sono nato in ITALIA. Gli africani non scaricherebbero mai un loro fratello. Vergogna non è chi sbaglia un gol, vergognose sono queste cose».
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