Calcio Nazionale: Conte, Garcia e Pioli il triangolo delle Bermuda

C'è attesa per le prime convocazioni (in campo il 4 e il 9 settembre) del neo tecnico azzurro. Quali giocatori chiamerà della Roma e della Lazio?

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È stato presentato oggi il nuovo allenatore della Nazionale italiana. Il neo presidente Tavecchio ha scelto il discusso Antonio Conte, ex tecnico della Juventus, per il dopo Prandelli, che gli ha mandato i suoi migliori auguri per l’avventura. Conte è uno che come giocatore ha vinto tanto, come mister ha vinto ma in Italia, non in Coppe Europee o all’estero. Ma in molti sono pronti a scomettere su di lui, che di certo in questi anni non ha riscosso sempre grandi simpatie.

CAPITOLO ROMA E GARCIA – Che tecnico azzurro sarà? Di sicuro non potrà difendere lo scudetto dopo l’anno di battaglia con la Roma sul campo e a suon di battute e punzecchiature con Garcia. Il buon Rudi dovrà vedersela con Allegri (non sarà proprio la stessa cosa) e poi con Napoli e Fiorentina. Ma alla Nazionale di Conte qualche giocatore dovrà “prestarlo” e magari qualche suggerimento su chi convocare lo darà come ha fatto con Prandelli (Totti, Destro e Florenzi in primis). De Rossi dovrebbe essere intoccabile.

CAPITOLO LAZIO E PIOLI – Conte è entrato all’hotel Parco dei Principi affiancato da Claudio Lotito e già questa è una bella novità, ma poi ha anche pranzato con Lotito e Tavecchio dopo la conferenza. Quali misteriosi fenomeni ci riserveranno le convocazioni di Conte lo dirà solo il tempo (per i primi match il termine è breve), magari Lotito e lui condividono la politica dei giovani e chissà che oltre a Candreva (sarà stato lui l’ago della bilancia del mercato non andato in bianconero a far saltare l’accordo tra Conte e la Juventus?) qualche altro biancoceleste non ritrovi la via della Nazionale.

TOUR – E i primi incontri con i club Conte li ha fatti proprio con Lazio e Roma. Una visita a Formello per seguire l’allenamento dei ragazzi di Pioli, Candreva e Marchetti soprattutto, e poi a Trigoria per sbirciare De Rossi, Destro, Florenzi e Balzaretti. Un saluto al volo con il tecnico biancoceleste e una puntatina al bar con Garcia.

LA SUA ITALIA – Conte promette di dare all’Italia quello spirito che ha sempre contraddistinto le sue squadre. Non vuole prime donne, dice che la convocazione va meritata, insomma predica sacrificio e predilige i grandi uomini e i buoni giocatori e non ama il codice etico. Su altre domande glissa o risponde alla sua maniera come sempre fatto negli ultimi anni (scudetti, squalifica e Balotelli compreso).

Questa volta dovrà abituarsi a non seguire una squadra quotidianamente, ma a valutare i ragazzi e vedendoli solo in stage e ritiri. Da parte sua promette apertura e collaborazione con le società, ed è probabile che si affiederà a dei blocchi, come quello della Juventus. Il debutto il 4 settembre a Bari con l’Olanda e poi il 9 a Oslo con la Norvegia. Una cosa è certa, ora potrà comporre la sua squadra con i pezzi che più desidera, l’importante è che riporti l’Italia a essere protagonista del calcio internazionale.

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