Martedì 3 febbraio e mercoledì 4 in scena gli altri due quarti di Coppa Italia, che chiuderanno quindi il quadro e delineeranno le semifinali della manifestazione.
MARTEDÌ – In campo una sfida bella e allo stesso tempo difficile quella tra i giallorossi di Garcia e la Fiorentina di Montella, che in campionato ha già fermato il team della Roma (1-1), rallentando la corsa scudetto. Il match andrà in onda su Rai Uno dalle ore 20.45, la vincente sfiderà la Juventus, che ha eliminato il Parma ma a fatica.
MERCOLEDÌ – Toccherà poi a Napoli-Inter (2-2 in campionato) chiudere il quadro, mercoledì alle ore 20.45 sempre con diretta su Rai Uno. In questo caso la formazione vincitrice se la dovrà vedere con la Lazio di Pioli, che ha invece eliminato il Milan.
Le squadre giocano in casa i quarti, in questo caso Roma e Napoli, perchè è un diritto di tutte le società cui è stata attribuita la posizione di ingresso nel tabellone della competizione contrassegnata dal numero più basso. In questo caso Roma ha il 3, la Fiorentina il 6, la Juventus il 7; dall’altra parte del tabellone ci sono la Lazio che ha il 9, l’Inter ha il 5, il Napoli il 4.
SEMIFINALI E FINALE – Il clou della competizione si giocherà poi il 4 e 8 marzo, in questo caso con gare di andata e ritorno (fino ai quarti invece l’eliminazione è diretta), per cui le squadre giocheranno una gara in casa e una in trasferta. In gara ci sono ancora le quattro migliori squadre della Serie A, più altre due che si difendono bene, con l’Inter che si è rinforzata molto sul mercato.
La finalissima è in programma allo stadio Olimpico di Roma il 7 giugno, e potrebbe ripetersi anche la finale del 2013 quando si giocò il derby Lazio-Roma. Oppure proprio il Napoli potrebbe tentare di bissare il titolo che ha vinto lo scorso anno. La Roma non vince la Coppa Italia dalla stagione 2007-2008, la Juve da quella ’94-‘9, l’Inter dal 2010-2011 e la Fiorentina 2000-2001.
REGOLAMENTO – Hanno diritto di giocare la gara di ritorno in casa le società cui è stata attribuita la posizione di ingresso in tabellone contrassegnata dal numero più basso. Se due società che disputano le gare interne sul medesimo campo hanno concomitanza di gare di semifinale in casa, la vincente della competizione o, in subordine, la società meglio classificata in campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la competizione ha il diritto di giocare in casa la gara di ritorno, mentre l’altra gioca in casa la gara di andata.
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