Senza Totti e senza Gervinho, la Roma ha ripreso questo pomeriggio la preparazione in vista della trasferta di Udine.
Dopo i tre giorni e mezzo di riposo concessi da Rudi Garcia, inizia quindi la settimana di lavoro che porterà alla “prova del nove” di domenica, e per superarla il tecnico francese si affiderà a quel concetto di “gruppo” che fin dai primi giorni a Trigoria ha provato a trasmettere ai suoi calciatori.
L’assenza di Totti e quella di Gervinho, che ha sostenuto in giornata esami strumentali che hanno evidenziato una lieve lesione muscolare del retto femorale sinistro che lo dovrebbe tenere fuori almeno per una settimana, lanciano infatti Borriello e Ljajic, praticamente certi di un posto da titolari domenica.
Il primo sta vivendo una rinascita: definito «un problema» da Walter Sabatini durante l’avvio della gestione americana, l’attaccante napoletano ha girovagato in prestito negli ultimi due anni. All’inizio di questa stagione (e fino all’ultimo), la società ha provato a cederlo, ma alla fine è rimasto a Roma
Marco Borriello però si è rimboccato le maniche: ha proposto alla società di “spalmarsi” il pesante ingaggio, guadagnando così un nuovo rispetto da parte del gruppo, che oggi lo ha elevato al ruolo di leader, soprattutto coi più giovani.
In questa stagione conta solo 225’ minuti giocati, ma con l’assenza del capitano è pronto ad assumersi la responsabilità di essere il perno della fase offensiva, in attesa del (sempre più dubbio) rientro di Destro.
Diverso, ma comunque importante, il discorso su Ljajic. Il talento del serbo non è mai stato in discussione, ma in questo avvio di campionato Garcia gli ha preferito la sostanza di Gervinho.
Potrebbe quindi davvero essere il suo momento: chiamato ad aggiungere qualità al reparto offensivo, ma anche a quel sacrificio cui si sottopone ad esempio Florenzi, suo omologo sull’altra fascia.
(Foto Roberto Tedeschi)