La parabola giallorossa di De Sanctis: da vecchio a leader

Ancora una partita da ex per il portiere dell’As Roma: dopo il Napoli affronta l’Udinese. Un ritorno in Friuli anche per Benatia

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As Roma, De Sanctis carica i giallorossi per la sfida contro la Juventus di Buffon

Prima il Napoli, poi l’Udinese. Si concluderà domenica pomeriggio il tour de force di Morgan De Sanctis, che in quindici giorni affronta le squadre nelle quali conta il maggior numero di presenze in carriera.

Quattro gli anni trascorsi a Napoli (147 apparizioni con 156 reti subite), mentre otto li aveva già passati a Udine, dove ha collezionato 194 presenze e subito 237 gol.

Ora Morgan, che viene dall’Abruzzo (ha iniziato nel Pescara) e ha visitato anche Torino, Siviglia e Istanbul sponda Galatasaray, si è preso la porta della Roma, pur dopo un’estate che non lo aveva certo consacrato come miglior acquisto.

Arrivato il 25 luglio, l’ex portiere del Napoli era stato bollato come «vecchio» o comunque inadatto a ricoprire il ruolo lasciato libero da Stekelenburg e Goicoechea. Un mese dopo, in conferenza stampa, si era già guadagnato il rispetto dello spogliatoio e di gran parte della critica.

«In questo precampionato – aveva detto – abbiamo preso troppi gol. E’ qualcosa che dà fastidio a un portiere». Detto, fatto: iniziato il campionato è cambiata la musica.

Un solo gol subito dopo otto gare giocate e non solo per merito della difesa. Una gran parata a Genova contro la Samp, due miracoli contro il Napoli e una personalità che lascia davvero poco all’improvvisazione nel reparto arretrato.

Le sue parole si sentono tanto anche dentro lo spogliatoio, dove insieme a Maicon ha portato una ventata di ferrea disciplina: quando parlano loro, i giovani ascoltano in silenzio.

Ma gli incroci di ex tra Roma e Udine non si esauriscono con De Sanctis. Domenica pomeriggio tornerà in terra friulana anche Mehdi Benatia, un altro che in poche giornate ha già conquistato i tifosi.

A dargli filo da torcere potrebbe esserci, per qualche minuto, anche Nico Lopez, spedito a Udine nell’ambito dello scambio che ha portato a Roma il difensore franco-marocchino.

 (Foto Roberto Tedeschi)

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