Stop a Torino per la Roma: è 1-1 contro Ventura e Cerci

Interrotta la serie di vittorie giallorosse. Il gol di Strootman non basta

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Ventura e Cerci fermano la Roma. Arriva nella Torino granata il primo stop giallorosso della stagione, che interrompe con l’1-1 del posticipo dell’undicesima giornata la serie di dieci vittorie da inizio campionato. Una piccola rivoluzione va in scena nei primi minuti, con Garcia che lascia fuori Ljajic, spostando così Pjanic nel tridente offensivo e inserendo Bradley a centrocampo. In difesa invece rispettate le attese, con Burdisso e Benatia (ammonito, salterà il Sassuolo) coppia centrale. I primi minuti però sono un copione già visto in questo inizio di stagione. Il Torino si schiera con un 4-4-2 molto basso, bloccando le vie di passaggio ai giallorossi, orfani di Totti e privi della miglior vena di un Pjanic un po’ spento. Un’occasione per parte (Florenzi ed El Kaddouri) fanno da contorno a una prima frazione di gioco che si accende solo al 28’, quando Strootman spedisce in rete un passaggio corto di Pjanic per il vantaggio della Roma. La rete giallorossa accende anche il Torino sornione. È Cerci ad andare vicino al gol almeno in tre occasioni. Le prime due sono tutte farina del suo sacco (un tiro da fuori e una punizione), la terza (la più pericolosa) nasce da uno slalom che il centrocampista di Valmontone esegue tra Balzaretti e Burdisso prima di servire El Kaddouri che centra De Sanctis poco prima del riposo. La ripresa inizia invece con un insolito dominio granata. La squadra di Garcia rientra infatti un po’ scarica e all’11’ è Meggiorini a spaventare De Sanctis con un gran tiro di esterno. Nei minuti successivi la Roma cala ancora e al 18’, sul primo errore della stagione di Benatia, arriva il pareggio del Torino con Cerci. I minuti che seguono sono solo una lenta ricerca di un gol che però non arriva. I giallorossi perdono poi lo stesso Benatia per infortunio, costringendo De Rossi in difesa. Fuori anche Borriello e Florenzi, per Marquinho e Dodò ma nulla cambia. A Ventura riesce quindi l’impresa: imbrigliare per la prima volta la Roma dei record.

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