Milan-Roma una sfida attesa, non solo perchè per vederla toccherà aspettare lunedì sera, ma perchè sono tanti gli elementi che promettono spettacolo.
Da un lato ci sarà il Milan di Allegri che ha bisogno di punti per risalire la classifica di campionato, un po’ deficitaria, e arriva alla gara con il morale alto per aver passato il turno in Champions.
Dall’altra parte del campo ci sarà una Roma seconda forza della serie A, che però non ha mai perso, che fa della difesa il suo punto di forza, ma che pure in attacco non scherza e proverà a pungere la non irresistibile retroguardia rossonera. Una Roma che insegue la Juventus, che è tornata alla vittoria nella scorsa giornata di campionato e che di certo non vuole lasciare altri punti per strada.
E poi sarà la sfida dei singoli. La potenza, l’estro, l’imprevedibilità di Balotelli contro la velocità, la grinta e l’abilità di Gervinho. Il primo italiano, nato a Palermo nel ’90, con esperienze con Manchester City, Inter e Lumezzane. Il secondo è un ivoriano classe ’87 al suo primo anno in un campionato italiano dopo Arsenal, Lilla, Le Mans e Beveren.
Balotelli per molti è un giocatore di classe, qualità e resistenza fisica, ma il suo grande talento spesso è offuscato da “colpi di testa”, ma basta una sua cannonata, una punizione micidiale per far saltare in piedi un’intera tifoseria. Grande anche la sua capacità di sacrificio in fase difensiva.
Gervinho è un attaccante esterno, predilige la fascia per i suoi scatti, è abile nel dribbling e nei cambi di direzione, e proprie queste caratteristiche spiazzano le difese avversarie che spesso lo vedono fuggire palla al piede come un felino che gioca con il gomitolo di lana.
E poi sarà una sfida senza l’ex Borriello, ma con l’altro ex di turno Mexes. Per la Roma tornerà Totti (Montolivo avrebbe preferito non incontrarlo in campo) che forse prenderà il posto di Ljajic (sul mercato quest’estate era nel mirino dei rossoneri, come Benatia), e che Balotelli ricorda bene per un calcione rimediato dal capitano giallorosso quando vestiva la maglia dell’Inter.
E che dire di Allegri vicinissimo alla Roma solo sei mesi fa e poi rimasto al Milan, lasciando campo libero a Rudi Garcia. Insomma una sfida nella sfida, e l’arbitro Rocchi avrà davvero un bella “gatta da pelare”.
(Foto Roberto Tedeschi)
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