Tutto pronto per il big match di domani sera: Fiorentina-Roma è la partita tra due squadre che stanno facendo davvero un bel cammino in serie A. I viola hanno raccolto 13 punti nelle ultime sei gare, e hanno ceduto finora solo al Milan. La squadra di Garcia invece ha inanellato sette successi consecutivi, con 24 vittorie in stagione, un record per il club giallorosso. Inutile dire che Garcia vuole vincere a Firenze: «Il Franchi è un campo difficile, ma noi vogliamo allungare la striscia positiva a otto vittorie».
LE FORMAZIONI – La Fiorentina di Montella farà affidamento su Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Cuadrado, Matri, mentre la Roma risponderà con una formazione composta da De Sanctis, Torosidis, Toloi, Castan e Dodo, infortunato ancora Benatia, Maicon potrebbe partire dalla panchina. Out Destro (respinto il ricorso per la squalifica), Garcia in avanti si affiderà a Gervinho, Totti e Florenti. Anche l’ex Ljajic potrebbe non essere titolare, con il centrocampo affidato a Pjanic, De Rossi e Nainggolan.
DUE SQUADRE DAL BEL GIOCO – Garcia è convinto: «Domani si affronteranno due squadre che esprimono un bel gioco. Il modo di scendere in campo della Fiorentina mi piace, è una squadra europea. Sono contento di sfidare gli uomini di Montella, all’andata è venuta fuori una gara spettacolare e speriamo lo sia altrettanto quella di domani, per noi e per i tifosi. Si affronteranno singoli di alto livello, ma saranno gli atteggiamenti delle due squadre a offrire una bella partita: i parametri ci sono tutti».
SU DESTRO – «Ho lottato sempre per l’utilizzo la moviola in campo – dice Garcia – e sono contento di vedere che questa cosa si sia realizzata. C’è stata una legge Bosman in passato, da ieri c’è anche una legge Destro: speriamo venga applicata in tutta Europa. Mattia deve essere pronto per quando potrà tornare in campo» Farà un programma fisico particolare, la Roma ha dimostrato anche a inizio stagione di poter far bene e vincere senza di lui, ma Garcia sa bene che con lui in campo «siamo più forti, ma ora per gli altri è il momento di dimostrare che non siamo il secondo attacco d’Italia solo per fortuna». Evita di parlare dei singoli, compreso il fatto extra campo di Nainggolan.
(Foto Tedeschi)
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