Con la conferenza stampa di oggi Garcia chiude i giochi sul campionato della Roma, saluta tutti e tira in qualche modo le somme di un grande anno per i giallorossi. Ma non vuole celebrazioni o titoli “morali”: l’anno finisce con i riconoscimenti alla Juventus e con la prospettiva di una Champions League da giocare al meglio avendo a disposizione «uomini importanti».
GARCIA GUARDA ALLA CHAMPIONS – Un Garcia che guarda avanti insomma, pur consapevole del ruolo che la squadra giallorossa ha avuto nel corso dell’anno per dare vita a un campionato intenso bello e combattuto non solo per i giallorossi ma anche per la motivazione data per fare meglio e di più a squadre importanti come la stessa Juventus. La prospettiva forse è quella di un campionato ancora più stancante, con partite continue, spesso molto importanti, e pochissime pause. «Il campionato italiano è molto duro, qui non si può riposare in nessuna partita. Guardo il Benfica, penso che l’anno scorso hanno perso tre finali su tre ma quest’anno non solo sono tornati dove erano arrivati ma hanno vinto il campionato – ha detto Garcia – Penso che sono un esempio, dobbiamo fare lo stesso, quest’anno non vinceremo nulla ma l’anno prossimo dovremo sfruttare quest’onda alta che siamo riusciti a cavalcare».
ORA IL MERCATO – Intanto sul fronte dl mercato il nome conteso è ancora quello di Miralem Pjanic che continua a essere corteggiato dal Psg ma che dice serenamente «io a Roma ci rimarrei», nonostante l’offerta di 15 milioni. Con un contratto in scadenza nel giugno 2015 non ancora allungato il giocatore bosniaco non è affatto una certezza per la Roma, e la trattativa tra la società è tuttora in corso e va dai 3 ai 4 milioni netti a stagione.
DOMENICA A CATANIA – Guardando invece all’appuntamento più vicino, quello di domani, il discorso si sposta sull’infermeria: «Toloi non sarà convocato. Castan ha avvertito un problema muscolare prima della fine dell’allenamento e non gli farò correre alcun rischio. Romagnoli sta bene e anche Benatia, anche se non ha ancora l’autonomia di una partita». Appuntamento alle 15 a Catania.
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