È stato deciso: Roma-Juventus si giocherà domenica alle ore 17.45, lo hanno deciso il prefetto di Roma Pecoraro, l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, i rappresentanti delle forze dell’ordine, ovviamente dopo aver concordato il tutto con la Lega Calcio. Aveva espresso il suo parere anche il Codacons, che però sperava in una partita giocata di giorno tra le 12 e le 15.
LA RIUNIONE – «Domani mattina, nell’ambito del comitato per l’ordine e la sicurezza, abbiamo una riunione con il prefetto, il questore e il comandante provinciale dei carabinieri. Vogliamo essere sicuri che tutto avvenga in modo da garantire una giornata di gioco» spiega il sindaco di Roma Ignazio Marino. «Non sono preoccupato – ha aggiunto il primo cittadino – avremo anche un migliaio di uomini delle forze dell’ordine in più in arrivo dalle altre città». Lo stesso sindaco nei giorni scorsi si era espresso sul fatto di vietare gli stadi a vita a chi si comporta male.
GLI APPELLI – Il presidente del Coni Malagò non è preoccupato per il match di domenica, perchè è sicuro che i tifosi di Roma e Juventus daranno una «prova di maturità perchè ce n’è bisogno, a Roma ma in generale nel mondo del calcio». Il presidente si è detto convinto che la scelta fatta ha le sue ragioni e lui si adegua. E comunque da ieri circolano già tante dichiarazioni di “pace”, e la prima viene dal segretario dello storico Club dei tifosi dell’As Roma di Testaccio.
Rosi dice «no alle pistole e ai coltelli nel calcio, sì alle bandiere e alle sciarpe». Un messaggio il suo che verrà ribadito anche da alcuni striscioni che saranno esposti in curva durante il match di domenica. L’immagine del calcio italiano è stata rovinata da quanto accaduto sabato e loro hanno tutta l’intenzione di far capire che c’è anche un altro tifo, bello e pulito e soprattutto non violento.
(Foto Tedeschi)
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