«Il vero interesse pubblico è la metro. Lo abbiamo sempre detto». È stato lapidario l’assessore capitolino Giovanni Caudo.
MEZZI PUBBLICI – Il titolare all’Urbanistica, che si prepara a sbarcare a New York con il sindaco di Roma, Ignazio Marino, parlando con l’agenzia Dire ha messo in secondo piano qualsiasi prescrizione avanzata nella conferenza dei servizi da dipartimenti, enti interessati e Regione Lazio, perchè «non si può concepire un’opera pubblica come un nuovo stadio costruendo solo strade. Dov’è l’interesse pubblico? Dov’è l’utilità nel riempire di macchine il lungotevere o la via Ostiense?».
METRO – Il vero obiettivo dell’Amministrazione è quindi uno: «Cambiare la modalità con cui si va allo stadio, non più con il mezzo proprio ma con la metro. È questo l’unico cambiamento che genererebbe un interesse davvero per la collettività». Inutile quindi pensare a varianti, nuovi svincoli, nuove rotatorie e congiungimenti di strade senza la metro. In questo l’Amministrazione non intende retrocedere nemmeno di un millimetro.
RISCHI – Progetto a rischio quindi? Non a detta di Caudo, secondo il quale un tpl efficiente dovrebbe essere prioritario anche per il patron della Roma, James Pallotta: «La Roma ha tutto l’interesse che i giorni delle partite – e anche gli altri – la città non si trasformi in un inferno. Penso che quindi una soluzione tra le parti si troverà».
CUBATURE – E per quel che riguarda le cubature? «La cubatura non si riduce, bensì si corrisponde la sul (superficie utile lorda) equivalente a opere che noi riteniamo di interesse pubblico». Questa quindi la richiesta che verrà presentata durante il colloquio di venerdì negli Stati Uniti tra il sindaco Marino, lo stesso assessore Caudo e Pallotta: un maggiore stanziamento per il prolungamento della metro B (da 10 a 50 milioni) e un premio di cubatura forse minore rispetto a quelle che erano le stime iniziali. Tuttavia il problema potrebbe non risolversi con lo stanziamento richiesto dall’Amministrazione.
LINEA B – Intervenire sulla linea B della metro infatti, secondo alcune fonti, richiederebbe più del doppio (circa 110 milioni) rispetto a quanto richiesto e cui andrebbero ad aggiungersi i poco più di 10 milioni necessari per la riqualificazione della Roma-Lido. Le prime risposte, comunque, si potranno avere al termine del colloquio previsto per la mattina (il pomeriggio in Italia) nella Grande mela.
A NEW YORK – Un incontro per cui si è preferito accelerare i tempi nonostante lo stesso Pallotta fosse dato nella Capitale, nella peggiore delle ipotesi, per fine agosto in occasione dell’inizio del campionato. «C’è la volontà – ha spiegato Caudo – di rispettare le scadenze, non volevamo ridurci a fine agosto e abbiamo sfruttato il viaggio a Philadelphia previsto da Marino per poter affrontare la questione dal vivo». Un viaggio lampo, «che durerà solo la giornata di venerdì». E poi? «Poi io tornerò a casa – ha concluso – e Marino proseguirà la sua vacanza».
CRITICHE – Ma non sono mancate le critiche da parte del consigliere di Roma Capitale Roberto Cantiani e di Federico Rocca, responsabile Enti locali di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, che si domanda perchè debbano andare loro da Pallotta e non fare gli incontri a Roma. E poi ribadisce «non si parla mai del collegamento con la stazione della Muratella quindi con la Fm1». (Fonte Dire)
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