Fumata bianca a New York dall’incontro tra il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, e i vertici della società di proprietà di James Pallotta a cui è associato anche Luca Parnasi sullo stadio della Roma.
Secondo fonti del Campidoglio, il richiedente avrebbe accettato quanto avanzato dal Comune sull’allungamento della metro B e la riduzione del premio di cubatura. Il piano per la pubblica utilità, con le nuove integrazioni, verrà presentato entro fine agosto, per rispettare poi la scadenza del 3 settembre.
I PRIMI COMMENTI – Tra i primi a commentare la notizie il senatore Francesco Giro che ha detto: «Nel 2009 fui protagonista di una polemica rovente per aver detto che progetto del nuovo stadio della famiglia Sensi non avrebbe visto la luce. Per questo venni aggredito dal mondo delle radio private. Non tutte a dire il vero. Oggi penso invece che sia la volta buona e che lo stadio si potrà fare per il semplice fatto che c’è una legge dello stato, c’è un progetto, c’è una collaborazione un tavolo inter istituzionale. Nel 2009 tutto questo non c’era, oggi sì. Da romano credo che lo stadio sia una opportunità eccezionale di sviluppo del territorio».
IN DISACCORDO – «Le ultime notizie continuano a non dare risposte sulle principali criticità che riguardano la scelta dell’area di Tor di Valle. L’incontro del sindaco a New York con i proponenti il progetto, mentre sembra aver ottenuto altri 50 milioni per le opere pubbliche, non risolve certo tutti gli altri problemi che esigono risposte sul reale interesse pubblico che riguarda non tanto di avere un nuovo stadio, ma la scelta dell’area per realizzarlo». Così, in una nota, Italia Nostra.
«È di oggi un grido d’allarme del prefetto di Roma sulla sicurezza a rischio del progetto attuale in merito all’assicurazione ancora non garantita di avere la possibilità di un deflusso di un’ora e mezza degli spettatori – continua l’associazione – Italia Nostra già nel comunicato stampa del 30 luglio scorso segnalava questa come una delle principali criticità non risolte né considerate».
I LAVORI – Via libera, quindi, alla metro B da Magliana, con una richiesta di finanziamenti per circa 50 milioni (ma nel caso anche di più), e al potenziamento della ferrovia Roma-Lido (con circa 10 milioni di euro). Durante il colloquio, però, si è discusso non solo di metro e trasporti, ma anche di viabilità e verde pubblico. E anche su questo versante il Comune di Roma avrebbe ottenuto dei risultati importanti.
«Siamo soddisfatti, abbiamo ottenuto tutto ciò che abbiamo chiesto» ha detto alla fine Marino, che era accompagnato dall’assessore all’Urbanistica, Giovanni Caudo. Il richiedente, infatti, si dovrebbe fare carico anche della realizzazione di un parco adiacente alla struttura che sorgerà nella zona di Tor di Valle e di un ponte pedonale che attraverserà il Tevere e collegherà la stazione Magliana della ferrovia Fl1 con il parco.
I tifosi quindi potranno attraversare il ponte pedonale e raggiungere lo stadio, percorrendo qualche centinaio di metri all’interno dell’area verde. Tutta l’area (parco e stadio) sarà videosorvegliata. La società realizzatrice del progetto, inoltre, rinuncerà, sempre secondo il Campidoglio, a oltre 1.000 mc di compensazioni sulle altre opere, come edifici e centri commerciali. Ci saranno poi, a livello di infrastrutture, pure lo svincolo della Roma-Fiumicino e la sistemazione della via del Mare. «I romani siano orgogliosi» ha chiosato Pallotta. Alla fine alla società il tutto costerà più di 300 milioni di euro. (Fonte Dire)
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