La squadra è competitiva e pronta a lottare per lo scudetto. Non vuole sentir parlare, però, di squadra favorita Sabatini, lui ha costruito un gruppo che può dare fastidio alla Juventus, tutto il resto si vedrà a fine campionato. Garcia lancia la sua sfida e in questo secondo anno alla Roma proverà a portare a casa il tricolore.
L’ARTICOLO – Sul Messaggero di ieri in un articolo firmato da Angeloni si fa proprio riferimento a un duello a distanza. Capello arrivò a Roma nel ’99 e riuscì a conquistare lo scudetto nel 2001, quindi alla sua seconda stagione in giallorosso. Capello è stato il primo allenatore italiano a vincere guidando una squadra capitolina. Ha vinto anche la Supercoppa Italiana, sette derby tra campionato e coppa Italia, ha centrato due secondi posti e una finale di Coppa Italia nel giro di 5 anni.
Allora come oggi c’era Totti in campo, Garcia è pronto a seguire le orme di Capello e se possibile anche a fare meglio. Un secondo posto lo ha già messo bacheca con tanto di ritorno in Champions, ora però parte la caccia ai titoli che contano.
RECORD – Garcia ha portato la Roma a vincere le prime dieci partite di campionato e ad arrivare dietro le spalle della Juventus (Capello il primo anno chiuse al sesto posto), ma quello che può ritrovarsi sulla testa è una spada di Damocle perchè l’eredità prevede di eguagliare il Don Fabio a quasi 14 anni di distanza.
ANALOGIE E DIFFERENZE – Due squadre diverse, ma ugualmente forti per i tecnici che al secondo anno sono partiti con un assente di lusso: Emerson per Capello, Strootman per Garcia. Don Fabio aveva una rosa di 24 giocatori e giocava l’Europa League (all’epoca Coppa Uefa), Rudi di giocatori ne ha 28 e dalla prossima settimana giocherà in Champions. Spalletti e Ranieri lo scudetto lo hanno sfiorato, con Garcia si può tornare a sperare in grande, a sognare, e chissà che da qui a otto mesi circa non diventi tutto una bellissima realtà.
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