In seguito all’arbitraggio che ha indirizzato il risultato della gara di calcio Juventus-Roma di ieri, l’associazione di consumatori Konsumer Italia, unitamente alla Federazione iConsumatori (di cui è portavoce Carlo Pileri) ha deciso di difendere il diritto di tifosi, appassionati, scommettitori e di tutti i cittadini che consumano il prodotto calcio di partecipare ad uno spettacolo “onesto” (vedendosi rimborsati biglietti della partita e scommesse), attraverso una class action in associazione ad altre associazioni di consumatori.
LA NOTA DEI CONSUMATORI – «Non è solo una partita di calcio, né solo una sfida per il primato della classifica tra le due squadre più forti della Serie A. È una presa in giro per milioni di tifosi appassionati e di scommettitori: la parte attiva che ha consentito al circo pallonaro di diventare la quarta industria del Paese in termini di fatturato. Dopo Juventus-Roma di ieri sera, con reti palesemente irregolari concesse, quotidiani, tv, giocatori, addetti ai lavori o semplici cittadini parlano esplicitamente di “campionato falsato”. E ripercorrendo la storia dei tornei degli ultimi anni, a partire dalle condanne per frode e associazione a delinquere per il “caso Calciopoli” (con la revoca di 2 Scudetti alla Juventus e la retrocessione in Serie B) per finire al calcio scommesse (con partite combinate ad opera degli stessi calciatori in campo; inchiesta aperta che coinvolge persino il C.T. della Nazionale italiana) viene messa seriamente in discussione la credibilità del nostro calcio. Che da tempo non è più solo uno sport, ma rappresenta un giro di affari di centinaia di milioni di euro dove i tifosi-consumatori sono spettatori senza diritti di uno spettacolo falsato fino a sembrare indirizzato. Può darsi anche che l’arbitro sbagli in buona fede, è però certo che ad oggi nessuna sentenza abbia mai restituito ai cittadini i soldi del biglietto di una partita “venduta”, né di una scommessa persa per volere (o per errore) di qualcun altro.
In seguito all’ennesimo scandalo che si è perpetrato su un campo di calcio, Konsumer Italia si schiera al fianco di milioni di consumatori che si sono visti nuovamente derubati dei propri diritti, dal vedere una partita di pallone “onesta” al puntare qualche euro su una squadra “davvero vincente”. È ora di finirla di considerare il mondo del calcio come un settore che vive di regole proprie: dopo la gara di ieri, in qualunque altro ambito si sarebbe già aperta un’inchiesta. In un Paese in cui la corruzione ha superato da tempo il livello di guardia e la crisi economica ha gettato sul lastrico un’enorme massa di gente, episodi del genere rischiano inoltre di fare da detonatore al senso di impotenza e rabbia vissuto in uno sport, che non è solo uno sport. Ma un fenomeno sociologico che spesso è riuscito a dare sfogo, spesse volte con violenza, alle frustrazioni degli Italiani. Al fine di arrestare sul nascere possibili focolai di violenza e di restituire giustizia agli appassionati-consumatori di calcio, oltre che dignità a questo “gioco”, il Presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti, unitamente alla Federazione IConsumatori annuncia: «Potremmo ipotizzare una causa collettiva o una Class Action in associazione ad altre associazioni di consumatori». Le adesioni siamo sicuri che non mancheranno.
[form_mailup5q lista=”as roma”]