«Dovremmo fare tutti un respiro profondo e calmarci un po’. Il calcio è un gioco che va a mille all’ora e a volte emergono errori e controversie: questo è un discorso valido per tutti. In fondo siamo due grandi squadre e ci avviamo verso una rivalità che durerà a lungo: questo non può che essere un bene per il calcio italiano.
Saremo sempre orgogliosi della nostra squadra. Amiamo il nostro spirito. Torneremo presto e lotteremo sempre per arrivare in alto. Cominciate ad abituarvi. Forza Roma!». Queste le parole del presidente giallorosso James Pallotta il quale, dopo il rovente match di domenica, emette un comunicato diffuso tramite il sito della società. Intanto, però, non si placano le plemiche. Questa volta è il difensore della Juve (e della Nazionale) Leonardo Bonucci, che entra a gamba tesa con un tweet al veleno. «Sciacquatevi la bocca!!! Vincere è l’unica cosa che conta. Godo ancora».
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ANCORA POLEMICHE – Insomma non si placano le polemiche dopo il 3 a 2 di Torino in favore dei bianconeri, con le discusse scelte arbitrali di Rocchi. Ecco cosa scriveva ieri l’allenatore della Roma Rudi Garcia attraverso il social network Twitter: «A mente fredda… questa partita fa veramente del male al calcio Italiano». Intanto Juventus-Roma potrebbe finire addirittura in Parlamento. E non per merito delle giocate dei campioni delle due squadre, ma per colpa degli “incredibili errori arbitrali”. Così li definisce Marco Miccoli, deputato Pd che ha annunciato un esposto alla Consob ed un’interrogazione parlamentare al ministro Pier Carlo Padoan. Nonostante la nota fede giallorossa del ministro dell’Economia, è la natura di società quotate in borsa sia della Roma che della Juventus a far partire l’iniziativa di Miccoli. ”Presenterò un’ interrogazione parlamentare al Ministro dell’Economia – annuncia il deputato – ed un esposto alla Consob dopo i fatti che si sono registrati ieri sera durante la partita Juventus Roma. Ricordo che Roma e Juventus sono società quotate in borsa, e quindi gli incredibili errori arbitrali (oltre a falsare il campionato e minare la credibilità del Paese) incidono anche sugli andamenti della quotazioni borsistiche. Per questo, con i miei atti parlamentari ispettivi, sollecito il Ministro Padoan e la Consob a chiarire se ci possono essere stati atti che ledono le normative vigenti, svantaggiando e penalizzando gli incolpevoli azionisti”.
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L’IMMAGINE – “Ritengo anche che la partita di ieri, trasmessa in tutto il mondo, abbia dato una pessima immagine del Paese. Meritocrazia e qualità vengono messi in secondo piano a favore di decisioni errate. Più che dell’ articolo 18, sono sicuro che gli imprenditori stranieri siano messi in fuga soprattutto da questa arbitrarietà e mancanza di certezza nell’applicazione delle regole, assolutamente impensabile in qualsiasi altra parte del mondo civilizzato. A Roma c’è l’americano Pallotta che continua ad investire in Italia. Speriamo che ieri non abbia visto la partita. O, almeno, che l’abbia dimenticata in fretta…”, conclude l’esponente della maggioranza. Miccoli si riferisce alle decisioni prese dall’arbitro Rocchi, contestate specie in occasione del secondo rigore concesso alla Juve, arrivato quando il recupero del primo tempo era già abbondantemente terminato e per un contrasto avvenuto sembra al di fuori dell’area di rigore della Roma; e del gol-vittoria di Bonucci, azione in cui almeno un bianconero è al di là di tutti i difensori giallorossi e sulla traiettoria del pallone calciato dal difensore bianconero.
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I CONTRO – “Basta con i Parlamentari che urlano e presentano interrogazioni, esposti in Procura su questioni che riguardano partite di calcio. Non se ne può più e fino a che certa gente sarà nominata mi pare ovvio che questo livello è destinato a mantenersi o, per peggio dire, ad automantenersi”. “Con tutto quello che accade in questo paese se fare il parlamentare o averlo fatto e magari campare con un solare vitalizio da rendita parlamentare – commenta il presidente del gruppo consiliare di FI Marco PALMA in Municipio Roma XI – non può consentire di produrre atti per i fatti legati ad una partita di calcio, più o meno corretti”. “Si tratta di decisioni arbitrali sulle quali, presumo, interverranno gli organi interni alla Federcalcio semmai. Allo stato attuale dover leggere dichiarazioni dell’On.le Tizio piuttosto che dell’onle Caio è la testimonianza di come certi onorevoli o ex onorevoli siano lontani dalla realtà ed è la prova di quanto possiamo farne a meno. Cambiare la legge elettorale non è più un capriccio: ormai è un dovere morale riportare le preferenze”.
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