Pruzzo shock: «Mi restano solo le sconfitte»

«Ogni tanto penso che sia giunto il momento di togliermi dai ...»

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Hanno colpito tutti le dichiarazioni di Roberto Pruzzo, l’ex attaccante dell’as Roma, rilasciate alla Gazzetta dello sport.
“Ogni tanto penso che sia giunto il momento di togliermi dai coglioni, poi per fortuna arrivano i miei amici, quelli che riescono a farmi tornare il sorriso allontanando l’uomo nero che ogni tanto viene a trovarmi, gli stessi che riescono a farmi pensare che forse in fondo è meglio aspettare un altro pò”, è uno stralcio dell’autobiografia dell’ex attaccante della Roma Roberto Pruzzo, “Bomber, la storia di un numero nove normale (o quasi)”.

LA RETTIFICA – “In merito ai titoli usciti in questi due giorni su vari organi di stampa, vorrei precisare che nella mia autobiografia si fa riferimento esplicito al mio carattere che, con estrema facilità, passa da momenti di allegria a momenti cupi. Non ho mai scritto di volermi suicidare come qualcuno con estrema leggerezza ha titolato. Mi reputo un depresso cronico, è vero, ma credo anche nei casi della vita. Ed è proprio per questo che mi sono sentito di descrivermi fino in fondo come non avevo mai fatto in passato. Se qualcuno avesse voglia di approfondire senza limitarsi alle quattro righe finali del libro, credo che ci troverebbe tanto altro. Ho voluto scrivere questo libro perché ho voluto raccontare un uomo che forse non è stato conosciuto pienamente, probabilmente colpa anche del mio carattere un po’ chiuso. Ritengo che certi elementi di riflessione li abbiamo avuti tutti almeno una volta nella vita”. Queste le precisazioni di Roberto Pruzzo circa alcune dichiarazioni riportate da alcuni organi di stampa riguardo la sua autobiografia.

LA CARRIERA – “Cosa mi resta della mia carriera da centravanti? I gol sbagliati e le sconfitte. Delle vittorie ho goduto poco, perchè sono subito volate via. Le sconfitte no, sono rimaste qui. E ancora ci combatto. La retrocessione in B con il Genoa, causata anche da un mio rigore sbagliato, e la finale di Coppa Campioni persa con il Liverpool (nonostante il mio gol…) ancora mi vengono a trovare ogni tanto”.

Non gli piace guardare le partite: “Il calcio di oggi è noioso, ma in realtà non mi è mai piaciuto. Mi sono dovuto appassionare per forza”.

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