As Roma, delusione Champions: ecco perchè la squadra di Garcia è fuori

Ottavi addio. La formazione di Rudi Garcia non fa il grande passo e ora giocherà l’Europa League

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As Roma, Delusione per l'eliminazione dalla Champions League

Diciamoci la verità: va bene dire che la Roma è stata sfortunata ieri come a Mosca quindici giorni fa, va bene dire che il girone di Champions League era uno dei più difficili da superare, ma diciamo anche che a questa Roma manca qualcosa.

QUEL QUALCOSA – Alla Roma manca una mentalità vincente, una mentalità che nel momento delicato di un match deve essere la marcia in più. Qualche esempio? Dopo il sorteggio del girone, la Roma era cosciente che non sarebbe stato un percorso facile ma ad ostacoli e ha giocato con lo spirito di provarci.

Infatti 5-1 in casa contro il Mosca e 1-1 in trasferta con il Manchester City nei primi due match. Su questi due risultati si è cullata sugli allori che non aveva.

IL GIRONE INFERNALE – Mentre il City e il Cska Mosca, infatti, sono partiti con il piede sbagliato ma hanno saputo recuperare da grandi squadre, la Roma ha preso una strada in salita perdendo male la prima con il Bayern Monaco (che solo con la Roma ha vinto con sei gol di scarto) e si è difesa nella seconda pur perdendo ma in trasferta e per 2-0.

La Roma poteva già assicurarsi o quasi il passaggio del turno se non avesse preso nel finale il gol dell’1-1 a Mosca, perchè il City avrebbe giocato la sera e magari poteva anche non spuntarla con il Bayern. Anche lì nei minuti finali la squadra giallorossa è stata vittima del freddo, della stanchezza e di una mancanza di lucidità nel non tenere palla.

IL REGALO – Ma la Roma ha regalato la qualificazione al Manchester ieri sera, quando non è riuscita a segnare (tanta sfortuna anche ci mancherebbe) a un City orfano di alcuni giocatori importanti come Aguero, ma ha incassato un gol spettacolare e soprattutto ha mollato ancora prima del fischio finale.

Il 2-0 è arrivato a 5 minuti dalla fine più recupero. La Roma era già negli spogliatoi a leccarsi le ferite e a pensare non all’Europa League ma allo scudetto, come dichiarato da molti essere ora l’unico obiettivo.

COMPETIZIONI – La Roma può e deve giocarsi il campionato, la Coppa Italia e anche l’Europa League, ma è nella testa che deve cambiare qualcosa non solo giocatori sul mercato. Anche sabato ha avuto la possibilità di rimontare la Juventus in campionato, ma con il Sassuolo e in casa ha rischiato di capitolare, e anche in questo caso con il risultato già noto.

E allora c’è una paura di fondo che limita le azioni quando si sa che c’è la possibilità di fare un passo in avanti? La squadra forse gioca meglio quando è libera da pensieri? Una grande squadra deve saper vincere sempre con i titolari come con alcune riserve, con club d’alta e di bassa classifica. È lì la differenza, il segreto è giocare per la vittoria, ma non solo a parole anche sul campo.

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