La magia in casa Roma sembra essere finita da qualche mese. Saranno i sette schiaffoni ridimensionatori presi in Champions League a ottobre dal Bayern Monaco, sarà una condizione fisica che lascia a desiderare da troppo tempo, la confusione dell’allenatore, il “sentirsi arrivati” di alcuni calciatori e la voglia di cambiare aria di altri, la pressione dei tifosi, la sfortuna negli infortuni. Ma una cosa è certa: la Roma è in situazione di grave difficoltà.
SITUAZIONE PARADOSSALE – E non lo si evince solo dal campo, guardando la squadra giocare, ma anche dallle parole di alcuni giocatori. Dopo il deludente 0-0 di ieri in campionato con il Parma (ultimo in classifica, prossimo alla retrocessione in serie B e a un passo dalla messa in mora), qualche elemento della rosa non si è lasciato suggire frasi sibilline. Su tutti Alessandro Florenzi, uno dei puilli della tifoseria e tra i giocatori più determinanti di inizio stagione: “Un po’ sono confuso – ha rivelato nel dopo partita l’esterno – chiederò a mia nonna Aurora qual è il mio ruolo. io non lo so più, ma un “’tappabuchi’ deve essere sempre disposto a giocare, mi prendo i pro e i contro di questo ruolo. Non facciamo più paura a nessuno, col Parma dovevamo solo segnare e non ci siamo riusciti. C’è un granello di sabbia finito nel nostro ingranaggio”. Incredulo anche Radja Nainggolan, uno dei migliori in campo con il Parma ma non abbastanza da trascinare la squadra alla vittoria: “è un periodo – ha detto il centrocampista belga – in cui non riusciamo a fare neanche le cose minime. I tifosi ci hanno fischiato, è giusto perché ci sono stati dietro anche quando abbiamo perso 7-1. Non capiamo cosa ci sta succedendo, cerchiamo di proporre gioco e anche se teniamo sempre la palla ci mancano cattiveria e voglia di gol. Adesso dobbiamo cercare di ripartire, il prima possibile”. Sulla graticola dei tifosi c’è l’allenatore Rudi Garcia, passato dall’essere un condottiero magico a uno che ci sta capendo poco o nulla e ha, per la prima volta, alzato bandiera bianca sullo scudetto affermando che non si hanno più alibi dopo le ultime deludenti prestazioni. La capolista Juventus, tra l’altro, ha pareggiato 2-2 a Cesena lasciando invariato il distacco dai giallorossi (7 punti), ma se non si ritrova il giusto spirito sarà più probabile guardarsi le spalle dal famelico Napoli…