AS Roma, svelato il nuovo stadio: ecco il progetto definitivo e le prossime tappe

Pallotta promette: “Sarà la struttura più importante d'Italia”

0
549

Quello che era semplicemente uno studio di fattibilità si è finalmente trasformato nel tanto atteso progetto esecutivo. Questa mattina di lunedì 15 giugno l’As Roma ha consegnato formalmente al Campidoglio il progetto definitivo del nuovo stadio di Tor di Valle. Un piano ambizioso, presentato oggi col titolo di “Progetto di rigenerazione urbana Tor di Valle – Stadio della Roma”, che già nove mesi fa aveva ottenuto il bollino di pubblica utilità dal sindaco Ignazio Marino. Oltre alla struttura da 52.500 posti (estendibile a 60mila), a un’area intrattenimento e a un business park, è previsto infatti un importante adeguamento delle infrastrutture del quadrante Tor di Valle.

LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO STADIO – Un lavoro estenuante, dunque. Una corsa contro il tempo. Venti milioni di costi e trenta persone impegnate senza sosta ma, alla fine, il timing è stato rispettato. Stamattina, nel giorno prefissato da mesi, una delegazione formata dal responsabile del progetto Mark Pannes, dall’architetto Daniel Libeskind e dal costruttore Luca Parnasi in circa 40 minuti ha illustrato al sindaco Marino e all’assessore all’urbanistica, Giovanni Caudo, il dossier ultimato dell’impianto e del business park. Poi, circa un’ora dopo, è stata la volta della presentazione alla stampa nel Salone delle Fontane all’Eur.

LA STRUTTURA PIÙ IMPORTANTE D’ITALIA – “Questa sarà la struttura più importante d’Italia per decenni – ha commentato il presidente della Roma, James Pallotta, durante la conferenza stampa sul progetto. “Il processo che ha portato alla definizione del progetto è andato meglio del previsto – ha aggiunto – anche considerando quello che mi avevano detto e prospettato. Ringraziamo la città di Roma e il Consiglio comunale per quanto fatto. Vogliamo dare a Roma e ai romani le strutture che meritano, e con l’aiuto di tutti ci riusciremo”. “L’intero progetto supera il miliardo di euro. Con l’approvazione del progetto cominceremo a cercare i finanziamenti – ha proseguito Pallotta – Stiamo lavorando con la Goldman Sachs tutti i giorni e abbiamo tutto il tempo (in realtà sei mesi, cioè la durata della conferenza dei servizi decisoria della Regione Lazio, ndr) per trovare gli investimenti. L’elenco degli investitori è molto lungo e il Comune di Roma non metterà un euro”. Una volta concluso lo Stadio, ha sottolineato ancora Pallotta, “gli introiti a favore del club aumenteranno e saranno superiori a qualsiasi altro club in Italia. A Roma e in Italia si può investire, voi pensate che la vostra burocrazia sia la peggiore del mondo ma non è così”.

LA SODDISFAZIONE DI PARNASI – “Abbiamo consegnato il progetto rispettando perfettamente i tempi”, ha commentato soddisfatto Parnasi all’uscita del Campidoglio. Per l’imprenditore “è stato un lavoro enorme ma l’importante è che abbiamo rispettato le date prefissate. Ora bisogna andare avanti e continuare su questa linea, anche il sindaco ci ha detto che abbiamo fatto un lavoro positivo”, ha proseguito Parnasi. Questo progetto, ha spiegato, “può davvero far ripartire Roma. È un progetto di scala internazionale che tutto il mondo sta guardando. Vinceremo lo scetticismo con il coraggio e la passione che ci stiamo mettendo, Roma può davvero uscire da questa fase difficile e avere ossigeno”. “Credo che Roma possa avere una chance di ripartire, ci vuole coraggio e un pò di sana e lucida follia. Ringrazio il team di lavoro: geometri, architetti, avvocati, ingegneri. Un grazie anche alle istituzioni, in questo processo c’è stato un costante confronto con loro a tutti i livelli, e continueremo così”. Parnasi ha quindi dato appuntamento ai presenti “all’apertura dei cantieri”.

I TEMPI PER IL VIA LIBERA DEFINTIVO – Adesso la palla passa al Campidoglio che farà uno studio del progetto per valutarne la compatibilità con la delibera per la pubblica utilità approvata dall’Assemblea capitolina circa 6 mesi fa: questo passaggio dovrebbe durare circa tre settimane, poi il progetto sarà trasmesso in Regione per la conferenza dei servizi finale, che in 180 giorni dovrà dare l’ok definitivo per la partenza dei lavori. In gioco ci sono circa 1 miliardo di euro di investimenti privati e 3000 posti di lavoro che si creeranno con l’apertura dei cantieri. I tempi per l’inaugurazione sono ancora incerti: dall’avvio dei cantieri “ci vorranno 22/24 mesi per la costruzione dello stadio” ha detto Pallotta nel corso della conferenza stampa. Dall’estate del 2017 si è quindi passati al 2018 e, forse, addirittura al 2019. Ma, arrivati a questo punto, ciò che conta davvero è riuscire a partire coi lavori.

 

[form_mailup5q lista=”as roma”]

È SUCCESSO OGGI...