Derby, rischio curve deserte, E Pioli chiama a raccolta i tifosi

Le tifoserie di Lazio e Roma continuano la loro battaglia contro la decisione del prefetto Gabrielli di dividere le curve

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Lazio-Sparta Praga

“Io non giudico, i nostri tifosi sanno cosa significa giocare in stadio pieno di entusiamo. Insieme siamo più forti, senza siamo sicuramente un po’ più deboli”. È deciso come al solito Stefano Pioli. Il tecnico biancoceleste ha parlato oggi alla vigilia della sfida con il Torino commentando anche la scelta della Nord laziale di non entrare più allo stadio.

Il cuore del tifo biancoceleste non digerisce la decisione del prefetto di Roma Gabrielli che ha diviso in due la curva con barriere. La decisione del commissario della Capitale continua a far discutere e anche la Curva Sud della Roma ha sposato questa battaglia. L’8 novembre si giocherà il derby e l’intenzione delle due tifoserie è quella di lanciare un segnale forte e di disertare l’incontro, lasciando le gradinate vuote.

Una scelta forte e decisa che sarebbe una grave perdita per tutti visto che la stracittadina è soprattutto nello sfottò, negli striscioni e nello spettacolo delle coreografie (o scenografie che dir si voglia). La scelta sembra presa e difficilmente le due tifoserie dovrebbero tornare indietro anche se la paura che una delle due non mantenga la parola e alla fine decida di esserci rimane sullo sfondo come un incubo. Il calcio però non si basa solo sui giocatori in campo perché la componente dei tifosi è la principale e quella che manda avanti il carrozzone. Un derby con gli spalti vuoti sarebbe una sconfitta per tutti, Prefettura in primis.

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