La Nazionale italiana di rugby è a Roma per preparare i test match di novembre. Da questa mattina i ragazzi allenati da Jacque Brunell sono all’Acquacetosa per un mini-collegiale di tre giorni.
Il primo appuntamento è per il 9 novembre per la sfida con l’Australia a Torino, poi ci sarà la gara con le Fiji il 16 a Cremona, per chiudere il 23 novembre all’Olimpico di Roma con il match tra Italia e Argentina.
Tre incontri importanti, che serviranno alla Nazionale per verificare la condizione fisica in vista del prossimo Sei Nazioni. Tra le tre gare in programma, proprio l’appuntamento romano è il più atteso dai tifosi. Quella contro i “Pumas” è una gara sempre sentita dagli azzurri, un match che spesso ha regalato grande spettacolo agli appassionati della palla ovale.
«Quella contro l’Argentina è stata sempre una partita molto fisica – spiega Leonardo Ghiraldini, tallonatore in forza alla Benetton Treviso -. Molti degli scontri precedenti tra di noi sono stati dettati non dal ritmo ma da un grande controllo tattico del campo».
«Affrontiamo un’Argentina – aggiunge l’azzurro – che è uscita da poco dal Rugby Championship, un torneo dove ha dovuto alzare il proprio livello per affrontare Nuova Zelanda, Sud Africa e Australia. Senza dubbio per noi sarà un match complicato, dove dobbiamo cercare di mettere sotto pressione i Pumas a livello tattico».
«Sappiamo – conclude Ghiraldini – che loro sono molto forti nel pacchetto di mischia, quindi non possiamo pensare di giocare una gara chiusa. Quello che sappiamo è che dobbiamo scendere in campo cercando di imporre il nostro gioco sin dai primi minuti di gara, come abbiamo fatto ad esempio nelle ultime partite del Sei Nazioni».
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