Un inizio in salita e con il lutto al braccio. Si presenta così la Nazionale italiana di rugby al suo esordio al Sei Nazioni 2014. Gli azzurri esordiranno sabato alle 15.30 (in Italia, diretta in chiaro su Dmax) al Millennium Stadium contro il Galles.
A Cardiff, tana dei Dragoni di Warren Gatland, dominatori delle ultime due edizioni del torneo, gli azzurri di Jacques Brunel, su decisione del presidente federale Alfredo Gavazzi, giocheranno con la fascia nera al braccio per ricordare l’atleta dell’Accademia nazionale “Ivan Francescato” Filippo Cantoni, il consigliere federale Roberto Besio e il giovane Salvatore Di Padova, tesserato del Sulmona Rugby, recentemente scomparsi.
Tre gravi lutti per il mondo della palla ovale italiane, che la Nazionale maggiore, ma anche le altre impegnate sui campi in questo periodo, ricorderanno in questa maniera e giocando con orgoglio e onore, dando il massimo, come sempre.
Il ct Brunel ha fatto in questi giorni di allenamento tanto prove per migliorare soprattutto alcuni aspetti che avevano deluso nei precedenti test. Tra le terze linee il tecnico ha ritrovato Paul Derbyshire, dopo alcuni problemi fisici che lo hanno tenuto lontano dalla Nazionale.
«Sono in forma, spero di dare un contributo importante al gruppo – ha detto il giocatore -. Rientrare dopo essere stato a lungo a guardare non è mai facile, ma la voglia e la condizione non mancano. Ripartiamo da questo torneo dopo cinque sconfitte in sei gare, ma anche gli incidenti di percorso servono a maturare».
«Il calendario di questo Sei Nazioni – ha spiegato il flanker azzurro – è particolarmente impegnativo, ma quando si parla del Torneo non ci sono partite facili. Di certo, quella di Cardiff è una partenza molto dura, contro una delle grandi favorite alla vittoria finale. Noi possiamo esserfe all’altezza, l’ambiente è positivo e abbiamo voglia di fare un ottimo risultato».
(Foto Sportit/Fir per gentile concessione)
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