Sergio Parisse lo avevo detto «non dobbiamo pensare di avere già la vittoria in tasca, la Scozia ci ha messo in difficoltà anche in passato».
SI RIPARTE DAL KO – Dall’alto della sua esperienza il capitano dell’Italrugby sapeva di non doversi fidare degli scozzesi, e non aveva torto. Quel punto di differenza alla fine di 80 minuti fa davvero male, e non solo perchè non consente agli azzurri di dare una svolta alla classifica, ma perchè mette questo Sei Nazioni in salita.
Parisse e Castrogiovanni con la Scozia hanno toccato il record assoluto di presenze con la maglia dell’Italia, bene 104, un traguardo davvero importante. Peccato solo non averlo festeggiato a dovere davanti al proprio pubblico.
VOLTARE PAGINA – Ora gli azzurri di Brunel provano a voltare pagina, e per le ultime due giornate rimaste da giocare (una in trasferta in Irlanda l’8 marzo e una a Roma all’Olimpico il 15 marzo contro l’Inghilterra) il coach azzurro prova a mescolare le carte.
Ha convocato trenta giocatori che saranno in raduno al Centro di preparazione Olimpica “Giulio Onesti” da domenica 2 marzo. Rientra dalla squalifica il pilone Rizzo e viene confermato il pari ruolo Aguero, poi tornano in azzurro il flanker Manoa Vosawai, il trequarti Andrea Masi e il mediano di mischia Tito Tebaldi. Fuori per infortunio Mauro Bergamasco.
CONVOCATI DAL COACH – Convocati i piloni Aguero, Castrogiovanni, Cittadini, De Marchi e Rizzo; i tallonatori Ghiraldini, Giazzon; le seconde linee Bortolami, Furno, Geldenhuys, Pavanello; i flanker Barbieri, Derbyshire, Parisse, Vosawai, Zanni; i mediani di mischia Gori e Tebaldi; i mediani d’apertura Allan e Orquera; i centri Benvenuti, Campagnaro, Garcia, Sgarbi; gli estremi Mirco Bergamasco, Esposito, Iannone, Masi, McLean, Sarto.
(Foto Silvia Lorè – per gentile concessione)
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