Se il Golden Gala ha perso il suo “re” Usain Bolt, di sicuro non perderà interesse anche se per altri motivi. A correre sulla pista romana alla competizione intitolata a Pietro Mennea e che fa parte del circuito Diamond League ci sarà Caster Semenya, ovvero la vice-campionessa olimpica degli 800 di Londra e la campione dei Mondiali di Berlino 2009.
IL SUO CASO – Il 5 giugno allo stadio Olimpico di Roma ci sarà quindi l’atleta che ha fatto discutere per la sua sessualità, voci insistenti sostenevano che dietro ai tratti somatici mascolini si celasse un uomo. È stata sottoposto anche ad alcuni esami, i cui esiti non sono stati svelati, ma la Federazione sudafricana di cui fa parte ha dichiarato: «Semenya è naturalmente fatta così. È stata iscritta con la sua squadra a Berlino e accettata dalla Iaaf».
LA NOTIZIA – Ma in questi giorni non è solo questa la notizia che circola su di lei, ovvero della sua partecipazione a Roma, ma riguarda la sua vita privata. Ovvero avrebbe deciso di sposare la fidanzata ed ex atleta Violet Raseboya, ma lei smentisce. In Sudafrica, comunque, la legge sui matrimoni lesbo e gay è in vigore dal 2006.
IL GOLDEN GALA – Questa edizione dei Golden Gala vedrà in gara anche gli azzurri, tra questi Andrew Howe nei 200 metri, Matteo Galvan nei 400 metri, Marco Fassinotti nell’altro, Fabrizio Donato e Daniele Greco nel triplo. Per le donne ci saranno Veronica Borsi nei 100 ostacoli e Simona La Mantia nel triplo.
Tra gli atleti stranieri non mancheranno l’appuntamento con Roma: gli altisti Ivan Ukhov e Bohdan Bondarenko, gli sprinter Justin Gatlin e Shelly-Ann Fraser-Pryce, il quattrocentista Lashawn Merritt, la mezzofondista Genzebe Dibaba, e i colleghi Kenay Abel Kiprop ed Ezekeil Kemboi. Sarà proprio il salto in alto maschile la gara di punta, ma in ogni caso occhio perchè ci saranno otto campioni olimpici di Londra 2012 e undici mondiali di Mosca 2013.
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