Colleferro, danni alla pista di atletica: ecco com’è ridotta la struttura

L'impianto è utilizzato da atleti di diversi comuni del territorio. Ha assoluto bisogno di lavori di manutenzione

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Piange il cuore a vederla ridotta così per chi almeno una volta nella vita su quella pista di atletica ci ha messo il piede, ha percorso almeno un giro di campo e si è misurato con uno sport faticoso ma bello.

LA SITUAZIONE – Eppure la pista di atletica e tutte le strutture utili alla disciplina intera a Colleferro sono ridotte veramente male. La pista – che è all’interno dello Stadio Maurizio Natali – ha danni lungo tutto il suo tracciato, il materasso del salto in alto è rovinato, la pista per il salto in lungo è interrotta dall’erba. Erba che cresce ovunque e non solo sul campo da rugby che è circondato dalla pista. Basta guardare le foto per rendersi conto della situazione drammatica in cui versa l’unica pista di atletica di Colleferro e anche del comprensorio.

IL PUNTO – A fare questa denuncia, l’ennesima, è il presidente della Colleferro Atletica Gianluca Bonanni: «Da questa pista e da questo impianto, patrimonio di Colleferro e non solo, sono usciti campioni italiani, campioni europei di categoria e medagliati ai Mondiali di categoria. Una pista usata da società che occupano le prime posizioni nel ranking regionale e nazionale, praticata giornalmente da oltre 200 tesserati, di cui il 50% delle scuole giovanili di atletica».

IL BACINO – Il presidente ci spiega come la pista viene utilizzata da circa tre società colleferrine, dagli atleti di Segni, Paliano e Anagni perchè nel territorio è praticamente unica. La pista inoltre è aperta a tutti coloro che vogliono utilizzarla semplicemente per correre. Ma il problema non è solo la pista perchè il presidente parla della situazione generale dell’impianto che è pessima. «In 30 anni alla pista non è mai stata fatta la manutenzione, sole e pioggia però nel corso degli anni hanno fatto tanti danni, ma anche gli spogliatoi avrebbero bisogno di essere sistemati. In tutti questi anni di amministrazioni ne sono passate tante, non do la colpa a nessuno e nè tantomeno a chi gestisce il campo, ma è ora che qualcuno ci ascolti e metta mano a questo bene prezioso della comunità per farlo rifiorire. Io ho presentato anche due progetti, ma non si è mai fatto nulla».

LAVORI NECESSARI – «La situazione – spiega ancora Bonanni – non è più quella di una volta. I numeri sono cambiati, questa disciplina è in forte crescita, come sono in costante aumento anche le persone che praticano la corsa come attività sportiva in maniera autonoma. Ma vanno a correre fuori per strada, potrebbero farlo qui se la pista fosse in altre condizioni. La manutenzione straordinaria è a carico del Comune, quindi mi rivolgo alle istituzioni, ma l’idea sarebbe anche quella di avere due gestioni separate per il campo da rugby e per la pista di atletica, per andare incontro alle singole esigenze delle società e degli utenti».

Insomma Bonanni propone di sistemare la struttura non solo perchè gioverebbe ai piccoli e ai grandi atleti di Colleferro ma anche a quelli dei paesi limitrofi. Una posizione sostenuta anche dal Coni, che è favorevole a impianti in una città ma che siano a disposizione anche per tutti i comuni del territorio. «Roma si candiderà per ospitare le Olimpiadi – conclude Bonanni – non sarebbe male che una città come Colleferro, così vicina alla capitale, avesse una struttura all’avanguardia e in grado di ospitare gare di alto livello. Finora non mi sono mai spinto oltre i regionali proprio per questi motivi».

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