La festa della Roma-Ostia, che anche quest’anno ha visto al via oltre 13000 atleti, è stata impreziosita da una grandissima performance tecnica che si incastona fra le prime quattro prestazioni Mondiali di sempre. Il keniano Solomon Yego Kirwa abbatte di ben 31 secondi il precedente record della manifestazione di 59’15’’, datato 2013, che apparteneva al suo connazionale Wilson Kiprop, fissandolo sullo straordinario tempo 58’43, miglior prestazione sulla mezzamaratona del 2016, e soprattutto la migliore performance mai corsa in Italia.
LA GARA DI SOLOMON YEGO
È stata una gara molto combattuta nella quale Solomon Yego si è sapientemente inserito nel gruppo di testa, guidato dal pacer Cosmas Birech insieme a Peter Ndorobo e Leonard Langat, attendendo il passaggio all’undicesimo chilometro per sferrare l’attacco decisivo. Proprio poco dopo il ristoro, posto al termine della salita di Malafede, dove si trova l’ingresso della Residenza Presidenziale di Castel Porziano, il dominatore della gara ha fatto selezione trascinando al suo seguito solo Leonard Langat.
Da questo punto i due keniani in fuga hanno dato spettacolo alternandosi in testa alla corsa a colpi di chilometri velocissimi. Langat ha ceduto in prossimità del diciottesimo chilometro. Da qui cavalcata solitaria di Yego che è stato accolto sulla Rotonda di Ostia da tanto pubblico e da un sole splendente. Langat è arrivato staccato ma si è mantenuto sotto l’ora chiudendo in 59’17. Al terzo posto ha completato la tripletta keniana Remmy Ndiwa in 1h 00’05.
«Ho capito subito che questo percorso avrebbe permesso una grande prestazione – ha detto Yego al traguardo della Roma-Ostia – è stata una bella galoppata. Ero in forma ma certamente non avrei mai pensato di potermi migliorare così tanto e di battere il mio record personale di quasi sei secondi».
Il primo degli italiani è stato Xavier Chevrier dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe, ottavo al traguardo in 1h 03’41 seguito da Simone Gariboldi delle Fiamme Oro Padova, decimo, che ha chiuso in 1h 03’58,
ROMA-OSTIA IN ROSA
Al femminile la gara si è risolta solo negli ultimissimi chilometri quando l’etiope Debele Degefa, che era la favorita secondo le previsioni del suo manager Gianni De Madonna, ha innestato la marcia giusta e ha staccato le due keniane Angela Tanui e Magdaline Masai, giunte al traguardo nell’ordine nelle piazze d’onore. Anche qui la gara è stato un crescendo con la Degefa che ha atteso il momento migliore, poco dopo il quindicesimo chilometro, per dar fondo alle sue straordinarie doti di resistenza alla velocità. Il suo attacco è stato deciso e non ha lasciato scampo a nessuna delle sue dirette avversarie. Eccellente anche il suo tempo di 1h 07’08.
«Sono felice della mia impresa – ha raccontato Debele Degefa – e anche per il tempo che ho segnato all’arrivo. La RomaOstia è stato un test molto importante per le prossime competizioni che mi attendono».
Prima delle italiane è stata l’atleta dell’Esercito Federica Dal Ri che ha chiuso ottava in 1h14’47. Al traguardo della RomaOstia, alle ore 13.25 erano giunti 10714 atleti.
Foto Paolo Pizzi