Maratona di Roma, tutto pronto per l’edizione dei record

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Maratona di Roma

Mancano ormai poche ore a quella che è l’edizione dei record per la Maratona di Roma. Quella di domenica vedrà infatti al via 16764 atleti, numero record per la corsa.

Percorso invariato rispetto agli scorsi anni quello della gara, che partirà alle 8:35 ai Fori Imperiali, luogo dove è previsto anche l’arrivo.
Rispetto all’edizione 2015, quest’anno la Maratona può vantare un considerevole aumento degli iscritti, una crescita del 10% rispetto ai numeri registrati lo scorso anno. Grande partecipazione anche alla stracittadina di 4km, che vedrà oltre 80 mila persone percorrere il tratto che parte dai fori imperiali sino al Circo Massimo. Per la giornata è stata prevista una diretta di 3 ore, dalle 08,20 alle 11,45 curata da Raisport.

Secondo le previsioni, ancora una volta sarà una sfida tutta africana per la gara di domenica, con Etiopia e Kenia a svolgere il ruolo dei favoriti. A partire con il pettorale numero 1 sarà l’etiope Abebe Degefa, vincitore della prova del 2015 in 2h12’23”.

«Speriamo questa volta di poter avere una condizione climatica migliore – racconta l’atleta – a differenza della gara dello scorso anno che fu condizionata dalla pioggia nel finale». Per Degefa i rischi maggiori arrivano dai propri connazionali. A contendergli la vittoria infatti ci sarà Tariku Jufar, accreditato del miglior personale, di 2h06’51”, che può vantare i successi nelle maratone di Houston e Pechino del 2012, Ottawa 2013.

Per i colori azzurri, la speranza maggiore è quella legata a Giovanni Gualdi, campione Iitaliano nel 2011, che vanta un personale di 2h12’04” stabilito lo scorso anno a Firenze. Africa sugli scudi anche nella prova femminile, con la keniana Emily Chemutai, data in grande condizione, che si presenta al via con un personale di 2h25’14”. Possibile outsider invece la giovane 24enne etiope Mulu Melka Diro, vincitrice della gara di Kosice. Per l’Italia la migliore prestazione di iscrizione è quella di Giovanna Epis, veneta, che vanta un personale di 2h39’28”.

Paolo Pizzi

 

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