Le due facce di una città: Petkovic sul patibolo, Destro sugli scudi

È notte fonda in casa biancoceleste e sale la rabbia degli ultrà. I giallorossi tornano alla vittoria: Destro e Gervinho i migliori

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As Roma Destro esulta, è andato a segno con la Fiorentina al suo rientro in campo

Qui Lazio
«Perchè aspettare Natale, via Pektovic e squadra a Norcia fino al 2014». A mettere nero su bianco il concetto è Mauro, ma è il pensiero di tanti tifosi biancocelesti. Simone infatti gli fa eco: «È ora di cambiare altrimenti qua si fa una brutta fine».

C’è chi come Lorenzo dà la colpa a Lotito, e chi come Andrè invece parla di crisi di identità. Nicoletta invita gli ultrà a «disertate lo stadio», mentre Marina vede il bicchiere mezzo pieno: «La lazio ce l’ha messa tutta e mi è piaciuta… non mi parlate di brutta prestazione perche altrimenti mi fate capire di capirci poco… purtroppo non abbiamo concretizzato ma i ragazzi hanno fatto una buona partita».

Ad analizzare il momento buio della Lazio è anche Felice Pulici, ex portiere biancoceleste dello scudetto ’73-’74, che a Radio Anch’io Sport ha affermato: «La mancanza di gol è un grosso problema. Anche con il Napoli la squadra ha avuto la possibilità di tenere in mano la partita ma non è riuscita a concretizzare. Con il Torino ha cominciato bene, ma non è mai arrivata in zona tiro in maniera ottimale. L’impressione è di avere di fronte una squadra sgonfia».

E su Petkovic, Pulici afferma che la società deve chiarire se ha fiducia o meno nel tecnico, anche per dare un punto di riferimento ai giocatori. E poi spiega che dopo la vittoria in Coppa Italia, qualcosa è cambiato nella mentalità dei giocatori: «Non è detto che dopo una buona stagione in quella successiva si continua a vincere. Ora la Lazio non gode di molta fortuna e la situazione attuale va analizzata a livello mentale, l’allenatore dovrebbe dare quel qualcosa in più, trasferire ai giocatori la voglia di scendere in campo e una mentalità diversa». Già una mentalità vincente.


Qui Roma

I tifosi giallorossi lodano Destro e Gervinho, quest’ultimo definito un «ciclone» da Abbes, ma soprattutto plaudono a una Roma capace di vincere e convincere al di là di ogni torto arbitrale e ancora con qualche pesante assenza da smaltire.

Per Tommaso «Roma-Fiorentina si conferma una delle partite più spettacolari e meravigliose del campionato». Interessante è sicuramente il risultato, frutto di un mix di buoni elementi, ma Annachiara sottolinea: «Qualcuno ha notato che è bastato il ritorno in panchina del capitano per tornare alla vittoria?».

Un caso? Forse ma come dice Aditya è stata una «vittoria meritata e necessaria», mentre Luca lancia una frecciatina: «La classifica senza favori vede la Roma avanti di un punto… meditate rubentini, meditate».

E a chiamare in causa la Juventus è anche l’autorevole voce di Mimmo Ferretti, che a Tele Radio Stereo continua a ricordare due partite dei bianconeri quella con il Chievo e quella con il Torino: «Batto sempre su questi tasti, è una classifica anomala per una squadra che vince 11 gare e ne pareggia 4. Vorrei far capire che campionato straordinario sta facendo la Roma, considerando anche gli aiutoni alla Juventus».

Il giornalista del Messaggero fa il punto sui singoli, tra cui Mattia Destro. «Un gran gol quello di Destro, la sua è una bella favola, è il giocatore ad hoc per Garcia, che nemmeno lo conosce, non sa quali siano le sue caratteristiche vere, è solo un mese che se lo ritrova tra i piedi. Destro ha il gol nel sangue e la Roma ha bisogno di uno come lui che se vede la porta la spacca».

E ancora: «Prima della partita è andato nel settore famiglie, ha fatto le foto in mezzo ai bambini, e tutti pensavano che non giocasse. E invece è andato in panchina, è entrato, ha segnato dopo 10 minuti e dopo mezz’ora è uscito. Una domenica così Destro non se la sognava manco se gliela metteva nero su bianco Perry Mason».

(Foto Roberto Tedeschi)

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