“Non guardate mai in positivo. Non mi sembra che la Lazio prima dominasse nelle fasi a girone. Abbiamo vinto e questo è quello che conta. Ringrazio Konko e Radu per aver stretto i denti nelle ultime sfide anche se non erano al meglio. Adesso dobbiamo lavorare. La crisi? La create solo voi” basterebbero queste parole di Vladimir Petkovic nel post gara per commentare Lazio-Apollon Limassol. Il club biancoleste supera per 2-1 i ciprioti, ma la prestazione non convince.
La doppietta di Floccari e le invenzioni di Keita non bastano. Una manovra sottotono, poco movimento senza palla, sterilità offensiva e una difesa che scricchiola e prende gol alla prima disattenzione. Lo scivolone di Cana ha permesso a Papoulis di battere un esordiente Berisha.
Proprio il portiere albanese ha evitato il peggio nel finale con due interventi importanti che hanno negato il pareggio alla compagine di Cipro. Nella prima mezz’ora si è vista una discreta Lazio trascinata da un Keita in forma smagliante. Il 18enne ex Barcellona, che finora ha collezionato appena 43’ minuti in campionato, è l’autentica arma in più nella competizione continentale dove ha già fornito quattro assist. Stesso numero dei gol di Floccari che sta ripercorrendo il percorso di Kozak nella scorsa stagione: a secco in campionato, implacabile in Europa League.
La prestazione dei capitolini non è andata giù ai tifosi e ne sono prova i fischi piovuti dagli spalti. Petkovic, che ancora una volta è apparso nervoso nel post gara, sembra ancora in difficoltà e in confusione. I tre punti restano la nota positiva della serata che lascia ancora i capitolini in piena corsa per l’accesso ai sedicesimi di Europa League (-2 dalla capolista Trabzonspor, ma +4 sull’Apollon Limassol, ndr), ma il gioco lascia ancora a desiderare. Insomma la Lazio vince ma non convince e bisognerà iniziare a farlo presto perché non c’è più tempo da perdere.
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