Lazio rimandata: dopo i primi mesi di campionato c’è molto da rivedere

Dalla vittoria in Coppa Italia ad ora, Petkovic ha avuto tanti problemi: infortuni, cambi di modulo e giocatori sottotono

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Ss Lazio, Klose arrabbiato durante la gara con il Parma

Centoventiquattro giorni dopo il raduno di Formello dell’otto luglio è tempo di analisi per la Lazio di Petkovic. Dopo i bagordi per la vittoria della Coppa Italia il ritiro estivo era stato all’insegna dei festeggiamenti e dei proclami.

Il 18 agosto nella finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus, persa nettamente per 4-0, arrivava la prima doccia gelata che riportava sulla terra tifosi, giocatori e dirigenza. Il mancato arrivo di Yilmaz, giocatore indicato come colui che poteva far fare il salto di qualità alla squadra, e la sconfitta per 4-1 sempre contro la Juventus, stavolta in campionato, ha mandato in tilt tutti i piani e i programmi dell’ambiente biancoceleste.

I primi mesi del campionato della seconda Lazio di Petkovic è trascorsa con molti più bassi che alti. Gli infortuni in successione e i vari moduli a cui il tecnico boscniaco è dovuto ricorrere per sopperire all’emergenza hanno un po’ trasformato il volto di una squadra che nella scorsa stagione aveva incantato impensierendo, fino a febbraio, l’armata bianconera guidata da Conte.

Hernanes e Klose sembrano i fratelli rispetto ai calciatori della passata annata, discorso simile per Gonzalez e Ledesma e quando quattro big stentano ne risente tutta la squadra. Soprattutto se a tutto ciò si somma la squalifica di Mauri e il non perfetto inserimento dei nuovi arrivati (Novaretti, Biglia e Felipe Anderson su tutti).

C’è anche del buono nella Lazio 2013/14 come l’esplosione di Onazi che ha conquistato sul campo la maglia da titolare ed è sempre tra i migliori in campo. La sorpresa Perea che si è inserito e integrato al meglio con il calcio italiano. Il rilancio di Cavanda, nonostante qualche errore difensivo di troppo, e la piacevole scoperta Pereirinha sono le altre note positive di una prima parte di stagione avara di soddisfazioni.

Capitolo a parte merita, invece, Keita Balde Diao. Il 18enne ex Barcellona è ormai aggregato alla prima squadra e nelle ultime due sfide da titolare ha incantato con una rete e due assist. Il futuro è suo, ma la Lazio si affida a lui per allontanare con le sue magie un presente fatto di troppi grigi.

(Foto Roberto Tedeschi)

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