«Quando finisce un amore… e vorresti cambiare faccia, e vorresti cambiare nome, e vorresti cambiare aria, e vorresti cambiare vita, e vorresti cambiare il mondo…» cantava Riccardo Cocciante nel lontano 1974 sulla fine di una storia di amore.
Oggi, spostandoci dai sentimenti al calcio, è quanto potrebbe accadere in casa Lazio. Il rapporto con Petkovic appare in forte discesa con “la fiamma della passione” che va via via spegnendosi.
Diciassette mesi intensi, duri, momenti difficili e altri magici coronati nella vittoria della storica finale di Coppa Italia contro la Roma. Adesso, proprio oggi sono passati cinque mesi da quel magico giorno, l’amore incondizionato per il mister di Sarajevo è ai minimi storici.
Il match contro la Sampdoria, nonostante il pareggio raccolto nel recupero, ha fatto perdere la pazienza a tutti. Una squadra svuotata con poche idee e con l’allenatore bosniaco che appare in confusione.
La piazza mormora e chiede provvedimenti, la società vorrebbe finire la stagione con l’ex Young Boys, ma è chiaro che se i risultati continuassero a non arrivare il divorzio potrebbe essere anticipato. Il contratto scade a giugno 2014 e non è escluso che già a Natale si possa arrivare alla rottura.
Su Petkovic c’è l’ombra della Svizzera che lo vorrebbe alla guida della sua Nazionale dopo i Mondiali in Brasile, ma che vorrebbe annunciarlo entro la fine del 2013. I tempi stringono e c’è il rischio di farsi trovare impreparati.
Al momento sono tanti i nomi accostati alla panchina biancoceleste, ma solo alcune sembrano le strade percorribili. Stramaccioni, Trapattoni e anche quella che porta all’ex Thomas Doll sembrano candidature cadute prima di nascere.
Se la situazione dovesse degenerare come traghettatore fino al termine della stagione restano in piedi le candidature di Mangia (che piace per il suo modo di gestire i giovani), Reja (che ben conosce l’ambiente) oppure la promozione del duo Bollini-Inzaghi (rispettivamente attuali allenatori di Primavera e Allievi Nazionali).
Tare e Lotito valuteranno anche in base ai prossimi risultati, con la squadra ancora in cerca di un modulo e di un gioco, e sceglieranno. Tuttavia il presidente e il direttore sportivo biancoceleste sono al lavoro anche per il futuro in quanto se non si arriverà al divorzio prima di giugno difficilmente poi il contratto di Petkovic verrà rinnovato.
Per il futuro e per iniziare un nuovo ciclo piace Allegri, che si libererà dal Milan, e vengono valutati anche Yakin del Basilea e Guidolin, ma ad oggi sono ipotesi ancora lontane. Sta ora a Petkovic e alla squadra cercare di ritrovarsi e provare a rimandare tutte le voci di mercato a giugno quando le parti si vedranno e decideranno se continuare o archiviare una storia importante, crudele e intensa.
(Foto Roberto Tedeschi)
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