Lazio, Petkovic: cuore biancoceleste e testa al Napoli

Il tecnico allontana le voci che lo vogliono sulla panchina della Svizzera. Intanto 22 tifosi restano in stato di fermo a Varsavia

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«Non ci sono novità oltre a quello che ho detto mercoledì. Non ho mai messo in discussione il mio contratto, ho detto dopo la partita di Varsavia che sono laziale con tutto il cuore e la testa».

Con queste parole Vladimir Petkovic allontana le voci che lo volevano ormai ad un passo dalla panchina della Nazionale svizzera.

«La mia intenzione – aggiunge – è quella di onorare il contratto con risultati migliori. C’era un ping pong tra Svizzera e Italia con informazioni false che hanno creato un po’ di casino esterno, al’interno siamo tranquilli, non ci sono problemi. Le voci fanno piacere, ma adesso penso al presente e non al futuro».

Il mister di Sarajevo cerca quindi di fare quadrato intorno alla squadra alla vigilia della sfida contro il Napoli. Un match duro con i partenopei che arrivano da tre sconfitte consecutive e che saranno a caccia di punti per voltare pagina.

«Anche giocando bene non hanno sfruttato le possibilità e perso le partite, un po’ come successo a noi. E’ un’ottima squadra, complimenti a Rafa per quello che sta facendo, ha giocatori che possono fare sempre la differenza, dobbiamo stare concentrati ogni minuto e sfruttare i loro errori a nostro favore».

Per farlo Petkovic dovrebbe avere a disposizione anche Biava e Klose che si sono ristabiliti dopo i rispettivi infortuni, ma difficilmente partiranno dal primo minuto. Probabile il ritorno al 4-1-4-1 con Marchetti in porta Konko, Cana, Ciani e Radu in difesa. A centrocampo Ledesma è in vantaggio su Biglia per completare il reparto con Candreva, Onazi, Hernanes e Lulic, mentre in attacco Perea appare in vantaggio su Floccari e Klose.

Capitolo tifosi –  Sarebbero in tutto 22 le persone ancora in stato di fermo a Varsavia. Prima del match di Europa League la polizia ha fermato e arrestato 137 persone di cui 115 sono stati liberati nelle scorse ore con pene e ammende che vanno dai 50 fino addirittura ai 1.700 euro.

A partire da domani la difesa dei tifosi passerà all’avvocato Roberto Privitera, iscritto nella lista dei legali presso l’Ambasciata italiana in Polonia e con uno studio nella capitale polacca. La presenza di un avvocato italiano in loco sarà fondamentale per facilitare la difesa dei sostenitori laziali a partire dal fattore linguistico. Restano ombre e dubbi su come siano andati in realtà i fatti con la polizia che ribadisce di essere stata aggredita e i sostenitori biancocelesti che continuano a dire di essere stati fermati ingiustamente.

E’ evidente che 137 arresti sono numeri che nemmeno il G8 di Genova con incidenti che tutti ricordiamo arrivò a toccare (si fermarono a 93). La versione della polizia polacca presenta parecchie lacune, ma ora quello che importa è riuscire a riportare presto nella capitale tutti i tifosi e cercare di mettersi alle spalle questa brutta vicenda, dopo aver accertato le responsabilità.

(Foto Roberto Tedeschi)

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