La Lazio deve fare un altro mea culpa. Fallito in Europa League l’obiettivo di agguantare il primo posto del girone, per avere un sorteggio più agevole per i turni successivi di coppa.
Lo 0-0 con il Trabzonspor lascia ancora una volta troppi rammarichi e mostra una squadra incapace di segnare. Ed ecco la necessità per il mercato di gennaio di prendere un attaccante, anche se non è detto che questa sia l’unica soluzione.
Petkovic nel dopo gara, nonostante i ripetuti cori dei tifosi di andare via, non cede, non dà le dimissioni e prova ad andare avanti. Anche i giocatori non hanno avuto un trattamento diverso, ma lui li difende. Il gruppo sembra compatto, ma non riesci a esprimersi a certi livelli sul campo.
Per il tecnico bosniaco la squadra meritava di più ieri, i turchi si sono messi sulla difensiva pur di non perdere. La squadra e Petkovic si prendono le proprie responsabilità, alcune critiche sono meritate, ma sono anche convinti di andare avanti al grido «tiriamoci fuori da questa situazione».
E ora c’è il prossimo esame con il Livorno, ma ad essere impietosi sono i numeri di questa Lazio, che anche se non prende gol non segna, un risultato positivo manca da tempo e comunque non si trova continuità.
Per Petkovic i giorni sono sempre più contati e la sfida con il Livorno ormai è dietro l’angolo. Serve la svolta, altrimenti saranno Lotito e Tare a dare la scossa, o meglio lo scossone.
(Foto Roberto Tedeschi)
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