La Lazio ha comunicato la lista dei giocatori inseriti in Europa League, c’è Mauri e c’è Kakuta. In quella della Juve non c’è Quagliarella. Dopo tutta la polemica su quei giocatori che non volevano la Lazio, viene quasi da chiedersi se qualcuno escluso ora dalle coppe europee avrebbe preferito con il senno del poi un’altra destinazione.
LA LISTA EUROPA LEAGUE – Mister Reja per la competizione continentale potrà contare sui portieri Marchetti, Berisha e Guerrieri; sui difensori Biava, Radu, Konko, Novaretti, Cavanda, Ciani, Serpieri, Dias, Lulic; sui centrocampisti Ledesma, Biglia, Onazi, Candreva, Felipe Anderson, Gonzalez, Crecco, Cana, Mauri; gli attaccanti Klose, Perea, Keita, Kakuta. Non c’è Postiga.
IL CASO QUAGLIARELLA – Vicinissimo al trasferimento al club biancoceleste, l’attaccante della Juventus è stato escluso dalla lista dei bianconeri, che invece hanno inserito l’ultimo arrivato Osvaldo. Lui voleva giocarsi a Torino le sue chance almeno fino all’estate, ma forse qualcuno avrebbe preferito un suo trasferimento a Roma. Il suo agente ha detto che meritava di più, ma che non farà polemiche. Peccato comunque per lui, peccato per la Lazio non averlo dalla sua parte.
LE TELEFONATE A LOTITO – Ci è abituato a ricevere tante telefonate, ma quello degli ultimi giorni di certo non fanno piacere al presidente della Lazio, Claudio Lotito, per le cui scelte è stato “difeso” anche da Anna Falchi. Tante le critiche per il calciomercato, ma lui ha dei progetti chiari in testa e va avanti per la sua strada, anche nel rispetto delle regole finanziare. E ribadisce un concetto: «La Lazio non è seconda a nessuno», per cui se ci sono stati dei no o delle trattative non sono andate in porto le motivazioni sono più complesse di quanto riportato.
KAKUTA SCALDA I MUSCOLI – Il neo giocatore della Lazio ha effettuato le visite mediche ed è pronto a mettersi a disposizione di Reja per il derby. Kakuta ha svolto già allenamento in gruppo ed essendo inserito anche in Europa League potrà davvero dimostrare sulla doppia competizione (compreso quindi il campionato italiano) tutte le sue qualità. Ci sono sei mesi per convincere dirigenza laziale, mister e tifosi.
(Foto Tedeschi)
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