Compleanno amaro per Antonio Candreva, la giornata di oggi poteva essere di grandi festeggiamenti, invece, la Lazio ripensa all’uscita dall’Europa League beffarda, crudele se vogliamo, ma anche piena di errori.
LA DELUSIONE – «Ci rimane il campionato, vogliamo fare bene, l’Europa è vicina, dipende da noi» ha spiegato il giocatore. Deluso anche Keita, proprio colui che aveva riaperto i giochi: «Avrei firmato per non segnare, ma passare il turno. L’errore di Marchetti può capitare a tutti, lui è un grande uomo e uno dei migliori portieri del mondo». Rimane il campionato, perchè la Lazio esce dalla Coppa dopo il 3-3 di Sofia, tanti errori e non solo in trasferta, ma anche nella gara di andata (0-1).
BUONO L’AVVIO – La Lazio ha indovinato l’approccio, subito in gol Keita (proprio come voleva Reja), ha centrato il raddoppio con Perea, ma poi non ha saputo arginare il ritorno dei padroni di casa (2-2). Klose, entrato proprio al posto di Perea, ha di nuovo riacceso le speranze della Lazio a otto minuti dalla fine, spente però quasi al 90° dal 3-3 di Quixada, senza possibilità di replica.
SOLO COLPA DI MARCHETTI? – Reja ammette che la Lazio è stata superiore fino allo 0-2 «poi mi sono lamentato molto con l’arbitro, ha lasciato troppo correre». Reja prova però a ripartire: «Dobbiamo continuare, da oggi vanno ricaricate le batterie e dobbiamo pensare alla Fiorentina». Della gara con il Ludogorets salva la «buona prestazione, mi dispiace, ero convintissimo che ce l’avremmo fatta, gli episodi ci sono stati contro».
Marchetti non è stato impeccabile, ma non era nemmeno facile tornare in campo dopo una discreta assenza. Forse anche Reja in questa scelta ha commesso un errore, nella serata in cui non andava sbagliato nulla.
(Foto Tedeschi)
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