Ss Lazio, Lotito: «Ho salvato un club che stava morendo»

Faccia a faccia con il presidente su RaiSport, parlando di mercato e dei cugini: «Se finiremo sotto la Roma in classifica? Loro sotto di noi ci sono stati parecchio»

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Ss Lazio, Claudio Lotito intervista al Processo del lunedì su Rai sport uno, parla di tifosi, stadio, mercato e roma (tedeschi)

Si parla tanto della contestazione dei tifosi della Ss Lazio che va avanti da settimane nei confronti del presidente Claudio Lotito. “Libera la Lazio”, questo il nome della protesta, ha visto prima uno stadio riempito fino all’inverosimile in occasione del match casalingo con il Sassuolo e una contestazione fatta di cori e striscioni. Poi con l’Atalanta i tifosi hanno scelto di non andare allo stadio ma di restare fuori o a casa, facendo quindi mancare gli introti dei biglietti. Da registrare anche qualche coro o striscione pro-Lotito. Una situazione che però finsce per danneggiare anche e soprattutto la squadra, in un momento e in una stagione delicata.

LOTITO IN TV – Il presidente Lotito è stato ospite de “Il processo del lunedì” in onda su RaiSport1 e ha spiegato in una lunga intervista questo periodo, tracciando un po’ la storia e i punti salienti della sua gestione. «Quando ho preso la Lazio aveva 550 milioni di debiti, in tre anni ho dovuto pagare due squadre», ha detto rivendicando il suo attaccamento al club, di avergli dato solidità «non regalando sogni, ma questo non significa mancanza di progetto».

«Io sono abituato a guardare sempre al futuro – ha aggiunto il presidente Lotito -, soprattutto per una tifoseria sana. Al di là degli atteggiamenti di alcuni, che sempre mi hanno osteggiato, nonostante queste difficoltà io voglio ricordare che la Lazio a livello di settore giovanile ha il ranking Uefa più alto e il prossimo anno porteremo in prima squadra 4 giovani. Da questo punto di vista abbiamo riacquistato credibilità».

IL MERCATO – Parlando poi di possibili acquirenti Lotito ha spiegato: «Seri non ce ne sono. Io ritengo che attraverso lo stadio questa società potrà avere una sua autonomia. E aggiungo, la Lazio, con uno stadio per come lo penso io potrebbe dire la sua davvero alla grande. I tempi? Tre anni, anche se oggi c’è una norma che non consente il processo di valorizzazione di questa casa dei tifosi».

Sui tifosi che non vanno allo stadio Lotito ha spiegato che «il danno non l’hanno fatto a me, ma alla Lazio. Io sono sempre stato considerato un elemento estraneo dove regna un’altra mentalità. Accetto le critiche, quelle costruttive, non prevenute. Se a fine campionato i tifosi giudicheranno deludente la stagione, le critiche allora le capirò. Una squadra fallita, poi risanata, che sta dettando l’inizio del rinnovamento calcistico, con una catena di negozi ufficiale, una radio e un canale televisivo ufficiale».

Sul calciomercato il presidente ha detto che ha una lista di acquisti: «Acquisteremo in più reparti, uno dei nomi è già conosciuto. Saranno di grande livello. Ma non si compra tanto per comprare, serve un progetto, e qui c’è». E sui cugini della Roma fa una battuta: «Se finiremo sotto la Roma in classifica? Loro sotto di noi ci sono stati parecchio».

(Foto Tedeschi)

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